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EcoDem: i comuni delle sponde del Sesia diventino la prima Oil Free Zone italiana

Il territorio protagonista della nuova politica ambientale del Paese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

"Il Parlamento ha fatto un passo avanti fondamentale nella definizione delle politiche ambientali in una logica di sviluppo sostenibile del Paese. Il territorio sia protagonista del cambiamento attraverso la costituzione della prima Oil Free Zone in Italia tra i Comuni delle due sponde del Sesia".

Questo il commento di Fabrizio Barini, coordinatore provinciale degli Ecologisti Democratici alla notizia dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati del Collegato ambientale 2014 ovvero un provvedimento in materia di Green Economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali.

L'articolo 34 del provvedimento contiene la disciplina per la costituzione delle Oil Free Zone quali aree territoriali nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili.

Le modalità di organizzazione sono rimesse alla legislazione delle Regioni per le quali c’è la possibilità di accedere a uno specifico sostegno finanziario alle attività di ricerca, sperimentazione e implementazione delle attività produttive connesse alla costituzione di tali aree.

"Avviamo subito - continua Barini - un’azione tra amministratori dei diversi livelli di Governo e associazioni di cittadini per costituire una rete di alleanze funzionali all’obiettivo dello sviluppo della prima Oil Free Zone del Piemonte che comprenda i Comuni delle due sponde del Sesia e scongiuri la possibilità che Eni presenti un nuovo progetto esplorativo per gli idrocarburi nel territorio".

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