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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ncd Novara : "targa la bici" discrimina ed è poco trasparente, la Giunta annulli l'iniziativa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

"Persino sulle pagine Facebook del Sindaco è stata sbandierata ai quattro venti 'TARGA LA BICI', manifestazione raccolta all'interno della Settimana Europea della mobilità sostenibile. Iniziativa sulla quale, lo diciamo a chiare lettere, potremmo anche essere d'accordo, se non ci fossero alcuni aspetti che ci hanno lasciato a dir poco sbigottiti", è il commento dei consiglieri comunali di Ncd Daniele Andretta, Isabella Arnoldi, Pietro Gagliardi e Paolo Coggiola.

"E veniamo all'analisi di quanto proposto dal Comune, con la concessione del logo, 'in collaborazione' con l'Associazione Fiab Novara-Amici della Bici, che si rivolge al mondo delle due ruote, ambito di cui è arcinoto l'interesse e la passione dell'assessore all'Ambiente Giulio Rigotti. Ecco, non vorremmo che, appunto, la passione dell'assessore, abbia in questo caso giocato davvero un brutto scherzo a tutta la Giunta: con quali criteri è stata individuata la citata associazione? Sono state fatte richieste di manifestazioni d'interesse? Bandi di gara? Inviti? Noi, ad esempio, non abbiamo trovato nulla di tutto ciò. Domande non di poco conto, dal momento che l'iniziativa non è né benefica né gratuita, in quanto per il servizio di targatura delle biciclette l'Associazione è abilitata a richiedere il prezzo (agevolato?) di € 7,50 cadauna", proseguono nel commento i consiglieri comunali di Ncd.

"Ma non è tutto", aggiunge Daniele Andretta capogruppo e coordinatore provinciale di Ncd, "sono ancora altri due i beneficiari economici di questo progetto , e qui siamo rimasti letteralmente a bocca aperta, quando abbiamo appreso che la targatura diventa gratuita acquistando una bicicletta presso un arcinoto Centro Commerciale e quando, da una breve consultazione del sito, si è potuto apprendere che il Registro Italiano Bici, depositario della anagrafe delle biciclette è una società commerciale con evidenti e palesi fini di lucro".

Prosegue Andretta : "Con quali criteri l'amministrazione comunale ha scelto di favorire gli operatori commerciali, invece di altri? Sono stati interessati tutti gli altri negozi Cittadini del settore? Che fine ha fatto il precedente progetto che prevedeva la vendita delle targhe aperta anche ai meccanici e negozianti della Città? Perché a Novara si è scelto di far gestire, peraltro in maniera così discutibile, ad una Associazione la tenuta del Registro, e quindi i dati sensibili degli operatori, che in altre città d'Italia, viene tenuto invece direttamente dal Comune, come d'altronde accadeva in passato a Novara?".

Concludono i consiglieri comunali: "questa volta la Giunta Ballarè l'ha combinata davvero grossa, è palese come il progetto TARGA LA BICI discrimini, pecchi di trasparenza, privilegi alcuni operatori commerciali rispetto ad altri e deleghi a privati le funzioni tipiche del Comune: Ballarè l'annulli subito".

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