rotate-mobile
Politica

Sozzani, le nostre proposte per la sanità novarese

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

E' stata una giornata intensa, quella di ieri.

E' iniziata con una visita all'ospedale di Borgomanero, accompagnato dal direttore della Asl novarese Emilio Jodice e dalla D.ssa Anna Tinivella, primario ospedaliero e sindaco della città. E' proseguita a Novara, dove ho incontrarto il direttore dell'Aso Ospedale Maggiore Mario Minola, e si è conclusa nella Sala Consiglio di Palazzo Natta davanti a una folta platea composta da amministratori, addetti ai lavori e cittadini impegnati in un confronto aperto sul tema della sanità.

L'idea nasce dal Gruppo consigliare della Provincia di Novara "Indipendenza e libertà" e dalla consigliera Marzia Vicenzi, e trova subito il favore del Gruppo consigliare regionale di Forza Italia che da qualche tempo organizza, grazie soprattutto alla collaborazione e alla lucida analisi del collega di Consiglio Gianuca Vignale, presso le differenti sedi provinciali incontri per illustrare i punti salienti della riforma della rete ospedaliera voluta dalla Giunta regionale piemontese.

Una riforma che, a nostro avviso, presenta criticità sensibili in ordine al numero dei posti letti residui e, per quanto riguarda il nostro territorio, espone seriamente al rischio di mobilità passiva, di pazienti che preferiranno rivolgersi alle vicine strutture lombarde per accedere a cure e servizi.

Ma il punto emerso con gravissima urgenza è un altro.

L'ospedale Maggiore non può permettersi un ulteriore decennio di immobilità. Era il 2004 quando venne definita l'area su cui doveva sorgere la Città della Salute. Ci sono voluti 11 anni perchè si compisse l'iter burocratico di una variante urbanistica.

Quanto ci vorrà per l'approvazione di un progetto? Quanto per le procedure di appalto?

Ebbene l'ospedale Maggiore grida aiuto già ora. E il rischio che le eccellenze professionali che vi lavorano scelgano altre sedi professionali è sempre più alto.

Lo dice a gran voce Giorgio Bellomo, presidente della Scuola di Medicina di Novara: "La posizione dell'Università è una posizione chiara, resa ancor più ufficiale dal Rettore Emmanuel nel corso dell'inaugurazione dell'Anno Accademico - ha dichiarato - non vogliamo un ospedale nuovo, non vogliamo una cattedrale nel deserto. Vogliamo una struttura che coniughi ricerca, evoluzione,sviluppo e qualità. Una qualità che non è solo quella professionale, ma anche quella percepita. Il nostro centro prelievi riceve oltre 350 pazienti al giorno in un spazio di appena 85 mq: non è accettabile. Non possiamo più aspettare".

E' Jodice a parlare di un'Asl virtuosa, la più virtuosa del Piemonte e per questo chiamata a ulteriori risparmi. "Voglio parlare di quote capitarie, ovvero quanto la Regione riconosce alle Asl per ogni singolo abitante: le quote non sono uguali per tutti e Novara è quella che riceve meno. Rivendichiamo equità di trattamento e la definizione di quote standard, uguali per tutti, ma anche la riassegnazione dei fondi che con questo sistema ci sono stati tolti".

Un dibattito costruttivo e sentito quello che si è concluso a tarda sera che ha fornito numerosi spunti pratici emerse le seguenti indicazioni che saranno oggetto di discussione in sede di consiglio regionale.

Personalmente presenterò, con il collega Gianluca Vignale, un ordine del giorno per dare la possibilità alla Direzione della Azienda sanitaria ospedaliera universitaria di ricercare soggetti interessati alla realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara attraverso finanza di progetto. Basta aspettare finanziamenti nazionali e regionali. Il project financing permetterà di definire un canone e la temporalità necessaria al recupero del denaro anticipato con vendita immediata del patrimonio immobiliare dell’ospedale. Ciò è fondamentale e assolutamente non più procrastinabile vista l’urgenza dell’opera anche rispetto alla competitività del sistema sanitario di quadrante.

Un altro ordine del giorno sarà presentato affinché si provveda a riqualificare presidi esistenti sul territorio, dai Poliambulatori di Oleggio al Cap di Arona. In tal senso ho già provveduto a prendere un appuntamento con l’assessore Saitta e l’assessore Pentenero. Contestualmente richiederemo la standardizzazione delle quote capitarie, il riconoscimento di quanto spettante all'Asl novarese vista la virtuosità della stessa con la possibilità di poter finanziare le attività extra ospedaliere quali l’assistenza medica nelle case di riposo, la assistenza domiciliare, le richieste dei centri socio assistenziali, e gli investimenti necessari per il mantenimento delle eccellenze presenti.

In ultimo vorrei avanzare una proposta di Legge Regionale, secondo le indicazioni del preside di Medicina Prof. Bellomo,  per la realizzazione di una azienda ospedaliera universitaria unica Novara-Vercelli per lo sviluppo degli attuali ospedali mantenendo le eccellenze in esse contenute raggiungendo così i 1.000 letti di potenzialità. Un asse così costituito, che peraltro già esiste sul fronte scientifico e tecnologico, garantirebbe una capacità di dialogo importante rispetto a una evidente politica sanitaria torinocentrica. Ciò consentirebbe di evitare il deperimento delle strutture sanitarie esistenti che nelle more della costruzione della futura Città della Salute devono essere preservate.

Consigliere Regionale
Diego Sozzani

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sozzani, le nostre proposte per la sanità novarese

NovaraToday è in caricamento