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Cronaca

Il cordoglio di Novara per la morte dell'ex prefetto Amelio

Il sindaco della città Ballarè il mondo politico novarese hanno manifestato il loro dolore per la scomparsa dell'ex prefetto che dal 2008, e fino a pochi mesi fa, aveva prestato servizio a Novara

La notiza della scomparsa dell'ex Prefetto di Novara Giuseppe Adolfo Amelio ha fatto il giro della città, e ha scosso l'interà comunità novarese.

Il sindaco della città Andrea Ballarè e il governatore del Piemonte Roberto Cota hanno subito manifestato il loro dolore.

"Sono molto colpito e rattristato. Con il prefetto Amelio - ha detto Ballarè - abbiamo collaborato strettamente, abbiamo vissuto momenti di lavoro e anche di semplice rapporto umano. Per me che mi affacciavo per la prima volta ad un ruolo istituzionale, la ricchezza della sua umanità unita alla sua grande competenza professionale sono state un grande sostegno. Il prefetto Amelio ha sempre interpretato il suo ruolo di Prefetto non in modo burocratico, ma con grande passione umana e sociale. Giuseppe Amelio e sua moglie Caterina sono stati in questi anni cittadini novaresi a pieno titolo, al di là del ruolo istituzionale. Ho perso un amico, Novara ha perso un 'cittadino onorario'.. L'Italia ha perso un vero servitore dello Stato".

"Scompare un grande amico - ha commentato invece Cota - una persona di un'eccezionale onestà e capacità, che ha servito le nostre comunità in modo straordinario. Mancherà molto al Piemonte".

Messaggi di cordoglio arrivano anche dal presidente della Provincia Diego Sozzani e dall'assessore regionale Massimo Giordano.

"Sono ancora incredulo - ha dichiarato  Giordano - e profondamente addolorato per la prematura scomparsa di un uomo di altissimo profilo umano e professionale, che ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare negli anni in cui sono stato sindaco di Novara".

"La tragica scomparsa del dott. Giuseppe Adolfo Amelio - è il commento di Sozzani - mi arreca un dolore pungente. Da Prefetto di Novara lo ricordo prezioso punto di riferimento che con la generosità che lo caratterizzava mi ha aiutato nella difficile fase di avvio della mia attività amministrativa. Da lui ho molto imparato e con lui è sempre stato un piacere collaborare. Abbiamo condiviso una breve ma intensa stagione. Non ne potrò dimenticare, oltre che la competenza e la professionalità, l’affabilità, il tratto gioviale e ironico. Mi rinfranca rievocare, scolpite nella mia memoria, le numerose  circostanze nelle quali diede prova di sereno, schietto ottimismo, anche di fronte alle avversità. Mi stringo con affetto alla vedova e a tutti i suoi cari. Ci mancherà".

E al cordoglio della città si unisce anche il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla: "Pino era una persona speciale, uno di quei rari rappresentanti dell'amministrazione dello Stato, dove si coniugavano in modo perfetto senso dell'istituzione e vicinanza ai problemi reali della gente. Aveva la naturale vocazione a fare da cemento delle forze sociali in campo, gestendo i momenti della crisi con grande sapienza, unificando le risorse del territorio e facendole convergere verso l'interesse superiore".

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