Documenti falsi per consumare alcolici: 8 arresti e 123 denunce
Operazione dei carabinieri di Arona che ha toccato le province di Novara, Verbania, Varese e Aosta. E ad Arona si trovava la sede di produzione dei documenti falsi, in particolare carte di identità
Si chiama "Operazione falsino" l'indagine che nella mattinata di venerdì scorso ha portato i carabinieri di Arona ad eseguire 131 decreti di perquisizione nelle province di Novara, Verbania, Varese e Aosta. Decreti di perquisizione che hanno poi portato all'arresto di 8 persone e alla denuncia di altri 123 soggetti. Tutti finiti nei guai per possesso di documenti falsi.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verbania e condotta dai carabinieri di Arona, ha inoltre fatto scoprire ai militari dell'Arma che la sede di produzione dei documenti falsi era proprio la città novarese sul Lago Maggiore. Qui si trovava la "fabbrica di produzione" dei falsini, in particolare carte di identità, dove due giovani, grazie all'utilizzo di un pc e di un tipo di carta dalla fattura simile a quella utilizzata dal Poligrafo dello Stato, realizzavano a richiesta il documento falso per la modica cifra di 15 euro.
I due giovani sono stati denunciati, insieme ai minorenni trovati in possesso dei documenti falsi. Le 8 persone arrestate sono finite in manette poichè maggiorenni e in possesso di documenti falsi validi per l'espatrio.
L'INDAGINE - L'attività investigativa ha preso il via quasi per caso questa estate, quando ad agosto è stato ritrovato ad Arona, e consegnato ai carabinieri, un portafogli smarrito che conteneva due carte di identià simili, una originale e una falsa. Nel documento orginale il titolare aveva 17 anni, in quello falso 18. Concluse le indagini, i militari della Stazione di Arona hanno accertato che numerosi minorenni si erano procurati illegalmente delle carte di identità false per poter accedere ad alcuni locali pubblici dell'aronese e poter quindi consumare bevande alcoliche.
