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Università: docente della "Avogadro" premiato in Francia

Ciro Isidoro (Patologia Molecolare) è stato insignito del titolo di Professeur Honorarire dell'Université de Franche-Comté a Besançon

Lunedì 22 settembre il professore dell’Università del Piemonte Orientale Ciro Isidoro, responsabile del laboratorio di Patologia Molecolare della Scuola di Medicina di Novara, ha ricevuto il titolo di Professeur Honoraire dell’Université de Franche-Comté (UFC).

L’UFC è un’istituzione secolare che vede cominciare la propria storia nel lontano 1423, nella cittadina francese di Dole. Oggi il suo centro di gravità si è spostato nella più grande Besançon ed è divenuta punto di riferimento nel panorama accademico transalpino; nel 2013 contava 21.500 studenti iscritti. La lista dei professori ad honorem dell’UFC è molto lunga e conta nomi del calibro del semiologo, filosofo e scrittore Umberto Eco e dell'immunologa francese Françoise-Barré Sinoussi, premio Nobel per la medicina nel 2008.

Il professor Ciro Isidoro è stato proposto al collegio dei docenti dell'Ateneo francese da Philippe Humbert - direttore del Dipartimento di Dermatologia del centro ospedaliero-universitario e responsabile del Centre d’Études et de Recherche sur le Tégument di Besançon - per la proficua collaborazione scientifica e didattica. I due gruppi di ricerca collaborano nello studio dei tumori della pelle e delle cause che determinano la formazione dei cheloidi (cicatrici esuberanti di tessuto epidermico). I ricercatori hanno messo a punto tecniche di Imaging Cellulare per studiare gli effetti di fitoterapici che possano contrastare la proliferazione e la motilità delle cellule epiteliali e dei fibroblasti trasformati in senso neoplastico.

Oggi Ciro Isidoro è professore di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università del Piemonte Orientale. I campi di indagine portati avanti dal suo Laboratorio sono la biogenesi dei lisosomi, la regolazione dell’autofagia, il ruolo dei lisosomi nella morte cellulare, le basi molecolari della chemioresistenza nelle cellule tumorali e l'importanza dell’autofagia nel cancro e nelle malattie neurodegenerative.

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