Politica, Diego Sozzani: "Quale ripresa dopo l'estate?"

Anche quest’anno sarà nutrita la delegazione di novaresi, cariche istituzionali, ma anche volti noti dell’economia del territorio, che risponderà alla chiamata del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli che si svolgerà a Rimini dal 21 al 27 agosto.

Per l’undicesimo anno consecutivo, il presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani non mancherà all’appuntamento.

"Lo ritengo un momento di confronto su tematiche - ha commentato Sozzani - mai come quest’anno, di grande attualità. E lo confesso: quest’anno vado al Meeting con una grande preoccupazione, e un grande interrogativo. Al rientro da questa 'pausa' estiva cosa troveremo? I dati nazionali sono sconfortanti: il Pil del secondo trimestre cala dello 0,7% rispetto al primo e fa segnare un arretramento del 2,5% rispetto al secondo trimestre 2011. E non certo rassicuranti risultano pure gli indicatori della salute economica del nostro territorio: nel 2011 hanno dichiarato fallimento 103 imprese. Da  quando, più di un anno fa, presentammo un progetto, l’unico che ad oggi mi risulta sia stato messo sul tavolo, per il rilancio industriale ed economico del nostro territorio, non è più accaduto nulla".

"I segnali dall’economia nazionale - ha aggiunto Sozzani - sono allarmanti e così come non vedo spiragli positivi nelle varie manovre governative, fatico a scorgere prospettive locali incoraggianti se al rientro dalle ferie non subentreranno novità. Al momento le uniche che vedo sono quelle che stiamo portando avanti in collaborazione con alcune associazioni di categoria per 'Ridare Speranza' (e cito il titolo di una tra le tante iniziative in questo senso)  di lavoro ai nostri giovani. Tra le poche novità positive segnalo inoltre l’attività che sempre noi stiamo perseguendo insieme alla Fondazione Novara Sviluppo, verso la quale stanno continuando a confluire opportunità e richieste di spazi".

"Con la trasformazione in legge della seconda tranche della Spending Review - ha spiegato Sozzani - la Provincia di Novara è di fatto abolita. Stiamo vivendo un cambiamento epocale. Auspicabile? Non saprei. Di certo quella che, volenti o nolenti, ci si presenta, deve essere vissuta come  un’occasione: l’occasione di far crescere il nostro territorio. Da tempi non sospetti ci stiamo muovendo per una politica di territorio innovativa. Anche da qui passerà il nostro rilancio, in una logica non campanilistica ma di accorpamento e di intensificata cooperazione tra realtà locali. Ma deve essere ben chiaro che le alternative sono solo due: o si cresce, e si cresce tutti assieme, o si scompare. In questo senso assume un significato ancora più ampio lo spirito di quella sussidiarietà che da sempre ho voluto inserire nel dibattito politico locale, consapevole di come proprio dal 'basso' debbano giungere quelle risposte che i cosiddetti poteri forti non sono più in grado di dare. Questo sarà lo spirito che animerà la mia partecipazione al Meeting. A Rimini sono sicuro di trovare interlocutori che non nascondono i problemi e si impegnano fattivamente per ricercare soluzioni concrete ed efficaci. È noto infatti come il Meeting sia un evento straordinario per come sa far incontrare e dialogare politica e cultura, impresa e società civile, locale e globale: un  laboratorio d’eccezione in cui il mondo cattolico si misura con le sfide e le rapide trasformazioni contemporanee e mette alla prova la propria capacità di elaborare visioni e soluzioni al passo coi tempi. Il Meeting è inoltre spazio franco di confronto tra cattolici e laici, oltre gli steccati ideologici, sul terreno concreto delle trasformazioni e delle inedite urgenze che segnano la nostra epoca".

"Sono perciò convinto - ha concluso Sozzani - che dalle molte occasioni offerte dal Meeting perché si incontrino le intelligenze più vivaci, le idee più innovative e le esperienze più gravide di futuro scaturiranno spunti e sollecitazioni cui ispirarsi per tentare di disegnare un percorso di uscita credibile dalle angustie in cui si dibatte il nostro Paese. Mi auguro di trovare al ritorno la stessa determinazione nel fronteggiare i problemi sul tappeto anche tra i miei conterranei che ricoprono responsabilità pubbliche".