Verbano Cusio Ossola

Veterinario gratis: inaugurati gli ambulatori di Omegna e Domodossola

Sono gli ultimi due dei quindici ambulatori veterinari sociali aperti in Piemonte

Redazione 12 aprile 2024 08:52

Sono stati inaugurati ieri mattina, giovedì 11 aprile, a Omegna e a Domodossola, gli ultimi due dei quindici ambulatori veterinari sociali aperti in Piemonte, facenti capo, in questo caso, all’Asl del Vco.

Gli ambulatori delle sedi di Omegna, frazione Crusinallo, in via IV Novembre 294, e della sede di Domodossola, in Regione Nosere, nella sede di Veterinaria, garantiranno prestazioni sanitarie preventive gratuite a favore di animali d’affezione di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali.

All’inaugurazione, erano presenti il consigliere regionale, Alberto Preioni, oltre ai rappresentanti dell’Asl e ad altre autorità locali.

"L’apertura dei centri veterinari gratuiti - ha spiegato Preioni - a disposizione delle persone più fragili, è la dimostrazione di come questa amministrazione regionale guardi all’inclusione sociale. Un’iniziativa che cerca di migliorare la convivenza tra le persone in difficoltà e i loro amici a quattro zampe, che spesso rappresentano la loro unica compagnia.
Questi ambulatori - prosegue Preioni - offriranno prestazioni specialistiche di base, come visite, vaccini e prelievi, agli animali d’affezione di chi vive in condizioni di fragilità".

"Si conclude oggi - ha spiegato l’assessore regionale al Benessere Animale, Chiara Caucino, che non ha potuto partecipare fisicamente - il nostro percorso di inaugurazioni dei 15 ambulatori veterinari sociali piemontesi, fra cui quelli, importantissimi di Omegna e Domodossola. La situazione dopo la pandemia, di profonda crisi economica, ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione.

Per tale ragione - ha aggiunto Caucino - gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà".