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Verbano Cusio Ossola

Stresa, Villa Pallavicino acquistata dalla famiglia Borromeo

La location sul Lago Maggiore è diventata ora proprietà al 100% del Principe Vitaliano Borromeo

Il Principe Vitaliano Borromeo ha completato l’acquisto di Villa e Parco Pallavicino. "Un’operazione - si legge in una nota stampa di Terre Borromeo - che segna l’interesse a promuovere e rilanciare la location situata a Stresa sul Lago Maggiore e lo sviluppo turistico del Verbano".

Il Parco Pallavicino fa parte del circuito di Terre Borromeo, il brand che identifica i siti culturali e naturali legati alla famiglia Borromeo, dal 2017, anno in cui vengono avviati una serie di interventi di recupero e miglioramento degli ambienti dedicati agli animali e dei viali alberati. Ora, con l’acquisto della villa e dell’intero parco, la proprietà passa completamente nelle mani della famiglia Borromeo, che intende far crescere le opportunità di valorizzazione del territorio.

"L’investimento - dichiara il Principe Vitaliano Borromeo - rientra nella strategia che da diversi anni sto portando avanti per la valorizzazione delle bellezze del Lago Maggiore. Villa Pallavicino con i suoi 20 ettari di parco rappresenta una tappa dell’itinerario naturalistico sul Lago Maggiore e intendo proseguire su questa strada avviata dalla famiglia Pallavicino a inizio anni '60".

Il Parco Pallavicino è noto soprattutto per la ricchezza faunistica delle oltre 50 specie, tra mammiferi e volatili, che vi abitano sotto lo sguardo esperto dello staff che si prende cura di loro 365 giorni all’anno. Non è da meno il patrimonio botanico, curato da specialisti e giardinieri, che dà mostra della sua bellezza nel Giardino dei fiori. Per queste caratteristiche, Parco Pallavicino è molto apprezzato anche dal mondo scolastico per l’organizzazione di laboratori didattici, botanici e faunistici.

Villa e Parco Pallavicino richiamano ogni anno circa 60mila escursionisti italiani e stranieri. Nella delicata situazione che si è verificata con la pandemia, nel 2020 sono stati registrati circa 66,1 mila ingressi rispetto ai 62,4 mila del 2019 (+5,9%), in controtendenza rispetto alla maggior parte dei siti turistici italiani. Una manifestazione dell’esigenza dei visitatori, soprattutto delle famiglie con bambini, di frequentare spazi naturali a contatto con la natura e gli animali.

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