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Un libro sul ponte Morandi: l’autore è un vigile del fuoco novarese

Alessandro Basile ha raccolto la storia di 11 soccorritori intervenuti subito dopo il crollo

Non ha vissuto la tragedia in prima persona, quel giorno, il 14 agosto 2018, era quasi pronto per andare in licenza matrimoniale. “Ma mi è stata data una seconda opportunità” dice: Alessandro Basile, vigile del fuoco del comando di Novara, è l’autore del libro “Ponte Morandi – il sesto senso di un soccorritore” edito da Round Robin editrice Roma, disponibile da giovedì 2 luglio, cartaceo e digitale. “Dopo aver fatto una chiacchierata con un amico di Novara abbiamo deciso di dare il via a questo progetto” racconta Basile: il libro narra le storie di undici soccorritori che sono intervenuti nei primi minuti dopo la tragedia.

Non sono racconti “tecnici”, sono racconti umani, di lavoratori che prima di indossare una divisa sono persone e da tali vivono tutte le emozioni riconducibili a episodi del genere, la paura, il terrore, lo spavento. “E’ un libro che va a oscurare l’immaginario comune del vigile del fuoco senza paura, pensiamo ai cori che di solito ci vengono intonati, si rompe un po’ il muro psicologico del soccorritore – spiega Alessandro – tra le pagine emergono i rapporti interpersonali, le prime comunicazioni con i famigliari, i messaggi per dire a casa che si sta lavorando e anche i traumi che spesso ci portiamo a casa dopo alcuni interventi.

Di solito traspare l’immagine emergenziale, ma è bene parlare della normalità del nostro lavoro” Gli undici soccorritori appartengono alle squadre di Bolzaneto Genova, i primi in assoluto ad arrivare, Torino, c’è poi il punto di vista di una donna, che nel libro si chiama Stella: “Con lei emerge l’aspetto umano in assoluto, da donna fa trasparire ancor di più le emozioni”. E c’è anche la storia di Davide, soccorritore, che quella mattina stava transitando sul ponte: si è reso conto di ciò che stava succedendo, è precipitato sul pilone numero 9, si è salvato, ha chiamato il padre, anche lui soccorritore da sempre, ha ascoltato i suoi consigli, si è liberato e si è poi dato da fare

Alessandro Basile ha sempre avuto la passione della scrittura e così ha colto l’occasione e rivissuto tutte le emozioni: “All’inizio mi sentivo distaccato, poi ho rivissuto con i colleghi tutte le emozioni, storie di insofferenza e impotenza e mi capita di rivedere nella mia mente tutto l’accaduto. E’ stato un percorso lungo due anni, sono molto contento”.

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