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Cronaca

Pisu a Sant'Agabio: la parola all'amministrazione comunale

Il progetto prevede la riqualificazione del quartiere attraverso la realizzazione, nell'area di via Bovio, di un edificio che ospiterà l'incubatore di impresa Enne3 e il parco scientifico per la ricerca sulle malattie autoimmuni

Sarà approvato entro una decina di giorni il progetto definitivo dell'intervento di sviluppo e riqualificazione urbana previsto per l'area di via Bovio a Sant'Agabio. Se tutto va come deve andare, i lavori termineranno entro la fine di giugno del 2015: l'appalto, infatti, dovrebbe partire entro la fine dell'anno.

Ma di cosa si tratta esattamente e cosa accadrà all'area in questione? A questa domanda ha cercato di rispondere l'amministrazione comunale, che ha convocato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 23 ottobre, una conferenza stampa presso la sede dell'incubatore d'impresa Enne3. Presenti il sindaco Andrea Ballarè, il vice sindaco Nicola Fonzo e l'assessore all'Urbanistica Marco Bozzola; all'incontro hanno preso parte anche il rettore dell'Università del Piemonte Orientale Cesare Emmanuel, il direttore della Scuola di Medicina di Novara Mario Pirisi, la direttrice del Dipartimento di medicina clinica Fabiola Sinigaglia.

"Non crediamo che questo progetto possa essere ridotto a un dibattito su 'pianta sì o pianta no' - ha commentato il primo cittadino novarese - perchè stiamo parlando di sviluppo della città e del rilancio di un quartiere. Non a caso abbiamo deciso di organizzare qui (presso Enne3, ndr) la conferenza stampa, perchè questo luogo rappresenta la sinergia tra territorio e università e riveste una grande importanza per Novara, ma oggi come oggi è saturo e ha bisogno di nuovo spazio per continuare a fare sviluppo sul territorio. L'abbattimento di un albero, che poi verrà sostituito con altri tre, non può fermare questa importante occasione di sviluppo".

L'obiettivo del progetto del Comune sembra dunque essere quello dello sviluppo della città e della riqualificazione un territorio, in questo caso il quartiere di Sant'Agabio, dove già oggi trovano spazio e sede l'incubatore d'impresa universitario, l'università e il polo chimico della città. "Non a caso - ha detto Ballarè - è stata scelta questa zona della città come luogo per realizzare questo progetto. Progetto che è stato studiato per avere un basso impatto ambientale: le piante, come abbiamo più volte ripetuto andranno sì sacrificate, ma saranno sostituite. Bisogna avere la capacità di guardare avanti e porre le basi per uno sviluppo di 20-30 anni della città".

In sostanza, il progetto prevede la realizzazione di un vero e proprio parco scientifico e tecnologico, che troverà spazio nell'area del parchetto di via Bovio, a Sant'Agabio, e che coinvolgerà non solo gli edifici ma anche lo spazio aperto, la piazza, i giardini e le strade, con la trasformazione in area pedonale di via Bovio. Il nuovo edificio che verrà realizzato ospiterà, al primo piano, l'incubatore d'impresa Enne3, che attualmente trova spazio nel Palazzo Renzo Piano, così da aggregare in un unico ambiente tutte le imprese che grazie all'incubatore sono potute "nascere". Al secondo piano, invece, sarà ospitato il Centro per la ricerca traslazionale sulle malattie autoimmuni dell'Università del Piemonte Orientale, ateneo molto qualificato dal punto di vista bio medico, che si è classificato secondo in tutta Italia, dopo il San Raffaele di Milano, proprio nell'ambito della ricerca bio medica. Lo spazio al piano terra, infine, sarà trasformato in una piazza pubblica al coperto, come spazio pubblico vivo, e sarà destinato alla vita sociale e comunitaria del quartiere, con spazi di incontro e sale conferenze.

"Le linee di azione del Pisu (Progetti integrati si sviluppo urbano) - ha spiegato l'assessore Bozzola - sono due: una riguarda l'area del Mercato coperto, con la ristrutturazione della struttura; l'altra, proprio l'area di Sant'Agabio, il cui progetto di riqualificazione comprende l'incubatore d'impresa, l'area mercatale, la piazza, il parcheggio interrato e il parco urbano di via Bovio, il nuovo edificio e la riqualificazione infrastrutturale di via Due Ponti. L'avvio del progetto, vorrei ricordarlo, risale all’ex Giunta comunale, e prevedeva di radere al suolo tutto il parco. Noi  lo abbiamo modificato, avviando una gara di progettazione, in cui uno dei criteri era proprio la sostenibilità ambientale. Il nuovo edificio che sorgerà nell'area è stato infatti progettato per adattarsi al parco: le 13 piante che saranno sacrificate verranno poi sostituite con 73 nuove piante. E' un nuovo modo di guardare a Sant'Agabio che non finisce qui, ma che prosegue con la riqualificazione del canale, dell'area Ex Olcese, del V deposito militare, e dei Magazzini generali raccordati. Si tratta di un tassello di un programma più ampio e complesso".

Gli attuali edifici che popolano l'area del parco di via Bovio resteranno dove sono: il circolo Arci Big Lebowski potrà quindi continuare la sua attività, come pure il distributore di benzina. Anche l'area del mercato resterà dov'è ora, ma sarà rimessa a nuovo e vicino ad essa sorgerà un nuovo edificio dotato di servizi.

Il progetto di sviluppo e riqualificazione di Sant'Agabio costituisce insieme alla ristrutturazione del mercato coperto di viale Dante il Pisu, che è stato finanziato dall'Unione Europea (con fondi veicolati dalla Regione Piemonte) con 12 milioni e 800mila euro, e che costerà alle casse comunali 6 milioni e 200mila euro, disponibili tramite mutuo.

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