Università: in Piemonte calano le domande di borse di studio
Il numero totale di domande presentate passa dalle 11774 del 2014-15 alle 11504 di quest'anno, con una diminuzione del 2,3%. Gli studenti aventi diritto passano dagli 8.193 dell'anno scorso ai 7.833 di quest'anno, con un calo del 4,4%
Calano le domande di borse di studio in Piemonte, ma il calo è inferiore a quello stimato in media a livello nazionale.
A comunicarlo è l'assessore regionale all'Istruzione Monica Cerutti, secondo cui il calo è "in parte dovuto al cospicuo rifinanziamento fatto dalla Regione nel 2014, passando dai 10 milioni dell’epoca Cota a 17 milioni, riconfermati a 17,3 milioni quest'anno".
"Vedere aumentare la quantità di borse erogate dalle 4775 del 2013-14 alle 6644 del 2014-15 e diminuire gli studenti aventi diritto ma non beneficiari dai 3.616 ai 1.172 dello scorso anno - ha commentato Cerutti - sicuramente ha incoraggiato più giovani a fare domanda. Inoltre, abbiamo abolito la media come criterio, sostituita dal numero di crediti, riallineandoci così a tutte le altre Regioni. E abbiamo alzato il tetto Isee da 19.596 euro a 20.956".
In Piemonte il numero totale di domande presentate passa dalle 11774 del 2014-15 alle 11504 di quest'anno, con una diminuzione del 2,3%. Gli studenti aventi diritto passano invece dagli 8193 dell'anno scorso ai 7833 di quest'anno, con un calo del 4,4%. Gli studenti esclusi per reddito passano dai 956 del 2014-15 a 1.400, con un aumento del 46,6%.
"Non sono numeri che ci fanno gioire - ha concluso Cerutti - ma siamo contenti di aver saputo, grazie anche al continuo dialogo con gli studenti, tamponare un effetto restrittivo che altrimenti sarebbe stato molto più marcato".