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Natale 2022: acquisti in calo in Piemonte, secondo Confesercenti il 47% dei piemontesi spenderà di meno

Secondo l'indagine dell'associazione di categoria, le spese per le festività natalizie sono condizionate da inflazione e bollette

L'inflazione spegne il Natale in Piemonte: secondo Confesercenti, infatti, la spesa dei piemontesi per i regali è in calo del 18%, dai 238 dello scorso anno ai 197 del 2022.

A rivelarlo sono le stime elaborate dall’ufficio studi di Confesercenti a partire da sondaggi sui consumatori condotti con Swg e Ipsos, che "rendono evidente come le spese per le festività natalizie siano condizionate da inflazione e bollette", sottolineano dall'associazione di categoria. L’incertezza e la riduzione del potere d’acquisto a causa dell’inflazione frenano quindi gli acquisti in una larga parte della popolazione: "a fronte di un 39% di piemontesi che dichiara l’intenzione di mantenere stabile la spesa - spiegano da Confesercenti - il 47% annuncia che ritoccherà al ribasso il budget previsto per i doni rispetto allo scorso anno. Solo il 14% pianifica di spendere di più".

"Ci sono ancora alcuni giorni per gli acquisti - dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - e speriamo in uno sprint finale che migliori il bilancio definitivo delle vendite. Ma se le previsioni dovessero essere confermate, sarà un Natale peggiore di quello del 2021: in quel momento c’era l’euforia della fine delle restrizioni dovute alla pandemia e le bollette ancora non pesavano così tanto. Ora, purtroppo, il clima è cambiato. Speriamo che almeno i molti turisti attesi per le feste contribuiscano agli acquisti. Ma i consumi sono al palo e questo mette in affanno non solo le famiglie ma anche le imprese, che speravano in una boccata d’ossigeno dopo mesi di difficoltà: ma la boccata d’ossigeno sta arrivando solo in parte".

Secondo l'indagine di Confesercenti, nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo, spiccano i capi d’abbigliamento (44% delle indicazioni), seguiti da libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici e piccoli elettrodomestici (tutti al 21% di indicazioni). Solo il 7%, invece, regalerà un viaggio o una vacanza.

Per i commercianti, il bilancio non è per ora soddisfacente: "Interpellati dopo l’ultimo week end di acquisti prima di Natale, confermano la cautela riscontrata nei consumatori - spiegano da Confesercenti - anche se il fine settimana appena passato si è rivelato nel complesso migliore rispetto a quello precedente. Nonostante l’abbigliamento sia indicato come prima scelta, cala il numero degli scontrini ma anche la spesa media: si sente particolarmente la concorrenza del web e il settore è stretto fra gli sconti del Black Friday e gli imminenti saldi. Meglio i libri, anche se le vendite complessive sono ancora ad di sotto di quelle dello scorso anno. Il settore meno penalizzato è quello dell’alimentare: nonostante la crisi, i piemontesi non rinunciano alla spesa per il cenone e il pranzo di Natale; ma anche il regalo enogastronomico riscuote sempre più preferenze. Dunque, la spesa alimentare sta avendo e avrà, specialmente nei prossimi giorni, un incremento: le prime impressioni, che dovranno essere confermate, indicano un più 10%".

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