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Pd: fronte unito per salvare il futuro del trasporto pubblico

Il Partito Democratico al gran completo si è dato appuntamento oggi, lunedì 15 aprile, al binario 1 della stazione di Novara per discutere delle sorti dei servizi, su ferro e su gomma, del territorio e dell'intera regione

Fronte unito del Partito Democratico novarese, e regionale, per salvare il futuro del trasporto pubblico locale.

Nel pomeriggio di oggi, lunedì aprile, gli esponenti del Pd si sono dati appuntamento al binario 1 della stazione ferroviaria di Novara per discutere di trasporti e delle sorti che attendono i pendolari in vista dei tagli previsti dalla Giunta regionale di Roberto Cota.

All'incontro hanno preso parte la consigliera regionale Giuliana Manica, la neo senatrice Elena Ferrara, la deputata Franca Biondelli, i consiglieri provinciali Fabrizio Barini, Valeria Galli e Milù Allegra, il sindaco di Novara Andrea Ballarè, l'assessore Sara Paladini, il consigliere Rossano Pirovano e il presidente Sun Luigi Martinoli.

"Oggi (lunedì 15 aprile, ndr) siamo presenti qui - ha annunciato la capogruppo Pd in Provincia Valeria Galli - per rappresentare un disagio e una forte preoccupazione rispetto alle vicessitudini che stanno interessando il trasporto pubblico locale della nostra regione, a partire da quello su rotaia ma senza dimenticare il trasporto su gomma. L'atteggiamento della Regione sembra essere insensibile di fronte a quello che sta avvenendo: il trasporto delle persone sta diventando una vera emergenza sociale. E noi siamo qui per parlare di un trasporto, pubblico e privato, che è ormai alla canna del gas".

E parlando di difficolta, il primo cittadino di Novara ha portato l'esempio della città gaudenziana: "Novara sarà in forte difficoltà se la Regione non stanzierà i soldi dell'anno scorso. Inoltre, questo ulteriore taglio previsto potrebbe portarci a ridurre drasticamente i servizi, azione che va nella direzione opposta rispetto agli obiettivi della nostra amministrazione. Tra i nostri progetti c'era proprio il potenziamento del trasporto pubblico locale, ma in questa situazione non possiamo riuscirci, e anzi rischiamo di andare ancora più indietro. Senza questi fondi il trasporto locale non potrà essere potenziato e per Novara sarà un disastro".

Sulla questione ha preso parola anche la senatrice novarese Elena Ferrara: "Il problema del trasporto pubblico locale è un problema di carattere nazionale. In Piemonte e nel nostro territorio sta però diventando un problema sociale. Noi vogliamo ribadire che la mobilità è e deve essere considerato un servizio primario, come la salute, la casa, il lavoro".

E il tema è stato trattato anche in serata presso la Soms di Borgomanero, "per portare anche in provincia - ha spiegato la deputata novarese Franca Biondelli - la voce della protesta. Nei giorni scorsi ho presentato un'interrogazione, sollecitata dai sindaci della zona nord dei Laghi, per conoscere a che punto fosse l'iter per lo stanziamento dei finanziamenti al trasporto pubblico locale. Giovedì sarà dato il via allo sblocco delle risorse, e al Piemonte arriveranno 291 milioni di euro. La nostra Regione è più penalizzata a causa del debito pregresso".

A parlare di cifre ci ha pensato, invece, Giuliana Manica che ha comunicato i dati sul bilancio regionale, che parlano di 938 milioni di euro di deficit. "Dai dati aggiornati ad oggi (lunedì 15 aprile, ndr) - ha comunicato la consigliera regionale del Pd - nel 2011 il debito della Regione ammonta a 220 milioni di euro, mentre nel 2012 si parla di 115 milioni. I tagli previsti per i trasporti sono il 25% per il trasporto su gomma e il 17% per quello su rotaia, che saranno raddoppiati poichè entreranno in vigore a metà anno. La Regione ha ricevuto dallo Stato, per il trasporto pubblico locale, 485 milioni più 54 milioni di fondo perequativo, fondi, questi ultimi, che però non sono stati messi a bilancio: un atto gravissimo. Il Pd continua a battersi per difendere in particolare la sanità e i trasporti".

"Il mancato utilizzo del fondo perequativo - ha voluto precisare Martinoli - è un fatto grave, perchè quel contributo deve essere utilizzato solo per il trasporto. Il suo non utilizzo significa che la Regione lo userà per qualcos'altro. Se questi tagli saranno confermati, nel 2013 la Regione Piemonte sarà la regione con la maggiore incidenza di tagli sui finanziamenti ai trasporti, che si traduce in perdite di posti di lavoro oltre che di servizi".

Al binario della stazione novarese erano presenti anche pendolari e rappresentanti dei vari comitati a difesa delle linee ferroviarie minori, come la Novara-Varallo o la Biella-Novara. Presnete, inoltre, Giorgio Cirio della segreteria provinciale Filt-Cgil Novara.

A portare la propria testimonianza, Vittorio Fizzotti, pendolare ipovedente che da tempo si batte per la Biella-Novara, e contro la soppressione di alcune fermate della tratta. "Siamo già andato in Regione - ha raccontato Fizzotti - ma non abbiamo ottenuto nulla. Non abbiamo ancora ricevuto risposte per organizzare un tavolo tecnico per discutere della questione. Noi vogliamo che vengano garantiti i servizi minimi ai cittadini e ai pendolari".

"La Cgil - ha aggiunto Giorgio Ciro - sarà presente in tutte le sedi in cui si parlerà di trasporto pubblico locale. Questi tagli andranno a colpire ancora una volta le fasce deboli, che pagheranno e rischierenno di perdere quelli che sono servizi essenziali. Come sindacato ci impegneremo per cambiare le azioni della Regione".

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