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Cameri, continua la polemica per il Palio degli Asini 2023: un rione assente alla corsa

Il Serpente ha dichiarato che non gareggerà

"Il 34° Palio di Cameri non può essere trattato e gestito così, noi non ci stiamo". Recita così una frase inserita in un comunicato stampa diffuso dal rione Serpente di Cameri. "Siamo uomini di parola" dicono dal gruppo: con quella frase il rione ha dichiarato che non prenderà parte alla prossima corsa che si terrà lunedì 11 settembre alle 18.30 in via Marè. Uno, di solito, fra gli appuntamenti più attesi, di tutta la patronale.

Un Palio diverso sotto tanti punti di vista: dopo le numerose polemiche l'amministrazione ha scelto di spostarlo dal centro storico e di trasferirlo in via Marè. Tutti in realtà, quindi rione Pantera, Cavallo e Aquila, si sono lamentati esprimendo dispiacere e molto rammarico, ma di fatto soltanto il Serpente ha dichiarato, proprio come protesta, la sua assenza. Oltre la location cambia quindi anche l'essenza della manifestazione con un assente. "E comunque fino a che non saremo al via non saremo sicuri che il Palio si terrà davvero" dicono tanti. 

Il Serpente ha deciso di mettere nero su bianco le proprie idee, puntando il dito contro l'amministrazione: "L’anno scorso siamo stati presi in giro: eravamo pronti in piazza per partire e correre il Palio e ci è stato detto che non c’erano le autorizzazioni. Abbiamo poi scoperto che il Comune e la Pro loco erano a conoscenza dal mese di giugno di cosa andava fatto ma non lo hanno fatto causando così la non concessione delle autorizzazioni. L'anno scorso il Sindaco ha dichiarato sia a noi che in un video alla cittadinanza che si sarebbe confrontato con i Rioni per decidere se svolgere il Palio all’interno del centro storico o in un altro luogo, analizzando “costi, tempi, modi e disagi”. Per l’edizione 2023 non c’è stato nessun confronto con noi né sui costi, né sui tempi, né sui modi né sui disagi: siamo stati convocati solo nel mese di marzo e quindi ben 6 mesi dopo i fatti di piazza Dante e al 10 Luglio, ma non ci è mai stato fatto vedere alcun documento che vieta di far correre il Palio nel centro storico, non ci è mai stato illustrato alcuno studio di fattibilità per valutare costi, modi e disagi. Tutte le criticità che vengono citate dal Sindaco esistevano anche lo scorso anno, anzi tutta la normativa che regola il Palio esiste dal 2004 e pertanto ci sarebbero stati tutti i tempi ed i modi, visto che nel 2020 e nel 2021 non si è fatto nulla, per trovare delle soluzioni. Siamo sicuri che non ci siano volontari disponibili a mettere e togliere la terra e commercianti disponibili ad accettare un po' di polvere nei loro negozi per il bene del paese? C’erano e ci sono cittadini residenti nel centro storico disponibili, come da 70 anni, a subire qualche disagio per realizzare il giorno più bello per Cameri. Noi non ci prestiamo a questo gioco fatto di informazioni a metà, di mancato coinvolgimento, di ritardi e di scuse: noi abbiamo un unico e solo scopo che è impegnarci per difendere le tradizioni che abbiamo ereditato dai nostri nonni e dai nostri padri e non vogliamo metterle a repentaglio perché qualcuno non è capace di fare il proprio lavoro. Il Palio non è una corsa che vale in ogni luogo in cui viene disputata: il Palio è un elemento vivo della nostra tradizione e le nostre radici valgono più di ogni cosa".

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