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Inaugurato da Mattarella l'anno accademico dell'Università del Piemonte Orientale

Mattarella: "Occorre fare emozionare gli studenti trasmettendo loro cultura e conoscenza"

Si è svolta nella mattinata di ieri, martedì 16 gennaio, la cerimonia di apertura del XXVI anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale.  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha condiviso con l’intera comunità accademica e con la Città l’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024. 

La cerimonia si è svolta al Teatro Civico di Vercelli dove la ministra Anna Maria Bernini ha dato il via alla serie di interventi istituzionali, quindi il discorso inaugurale del rettore Gian Carlo Avanzi, e quello della direttrice generale Loredana Segreto. Dopo il conferimento alla dottoressa Mariella Enoc, già presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, del titolo di laureata honoris causa in Medicina e Chirurgia, è iniziato l'atteso intervento del presidente della Repubblica. 

Il Presidente Sergio Mattarella, durante il suo discorso, ha ripercorso le tappe principali che 25 anni fa portarono all'istituzione dell’Università del Piemonte Orientale, ricordando lo sforzo comune, non privo di difficoltà, che coinvolse tutti gli attori istituzionali e che portò al decreto firmato dal Ministro Berlinguer nel luglio del 1998. "La relazione del Magnifico Rettore – ha detto il presidente della Repubblica – ha reso evidente il quadro di attività di un Ateneo in costante crescita, proiettato verso una dimensione europea grazie anche a corsi di laurea fortemente votati all’innovazione e alla sostenibilità. Questo Ateneo può dire di avere vinto la sua scommessa ed è la dimostrazione che il sistema universitario e quello istituzionale è stato in grado, 25 anni fa, di superare la rigidità dei vecchi modelli accademici affidandosi a una nuova struttura "a rete" che funziona in stretta collaborazione con i territori in cui l’Ateneo opera".
Il Capo dello Stato si è, poi, rivolto principalmente ai moltissimi studenti presenti in sala, ricollegandosi a più riprese ai discorsi dei relatori che lo hanno preceduto. "Il Rappresentante degli studenti ha detto che la generazione Z può essere percepita come disorientata, quasi inerte ed estraniata di fronte a un mondo che cambia con grande velocità. Credo che queste valutazioni siano molto lontane dalla realtà e che rimandino un’immagine sbagliata delle nuove generazioni. Personalmente penso, trovandone conferme ogni giorno, che questa generazione sia un motivo di speranza per il nostro Paese. Sono anche convinto che il disorientamento che talvolta affiora sia in larga parte responsabilità di noi adulti. Come potrebbero i giovani sentirsi a loro agio, trovare parametri di riferimento o coordinate di comportamento nel mondo che oggi gli adulti presentano loro?". Il Presidente della Repubblica, infatti, ha rimarcato l’importanza che gli atenei hanno nel trasmettere conoscenza ai giovani, ma anche sulla necessità di farli emozionare, per rendere i giovani pensatori critici e protagonisti del futuro".

Durante il suo intervento la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha sottolineato l’importanza territoriale dell’Ateneo, nel suo aver innovato il panorama dell’istruzione superiore al di fuori dello storico monocentrismo accademico in favore dell’espressione di un territorio allargato. La ministra ha evidenziando come l’Università del Piemonte Orientale abbia vinto la propria sfida, diventando "un modello di università che agisce locale, ma pensa globale".

Nel suo discorso inaugurale, il rettore Upo, professor Gian Carlo Avanzi, ha tracciato un bilancio del sessennio che lo ha visto alla guida dell’Ateneo, evidenziando la grande capacità dell’Upo di adattarsi alle sfide contemporanee sia nell’ambito della didattica sia su quello della ricerca. "Abbiamo posto al centro della nostra attenzione la studentessa e lo studente - ha esordito il rettore Avanzi - come il sole che sta al centro del sistema solare. In questi venticinque anni abbiamo investito molto per migliorare le nostre strutture di studio e di ricerca, per realizzare residenze, per erogare servizi sempre nuovi, direttamente o in collaborazione con altri enti. 
Quando i giovani entrano in università - ha proseguito il Rettore  - li guidiamo con pazienza alla progettualità, insegniamo loro il metodo scientifico, alimentiamo il loro spirito critico e con numerose iniziative di job placement li accompagniamo nel mondo del lavoro. Anche quest’anno - ha concluso il rettore - il Consorzio AlmaLaurea ci consegna ottimi risultati occupazionali: l’83,8% delle laureate e dei laureati sia di primo, sia di secondo livello, trova un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo, con una retribuzione più alta rispetto alla media nazionale".

Alla Cerimonia hanno preso parte, oltre al presidente della Regione Alberto Cirio le maggiori autorità piemontesi, i sindaci delle Città sede dell'ateneo e il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. 

A conclusione della cerimonia il Rettore ha aperto l’Anno Accademico 2023-2024 seguito dalle note dell’Inno universitario “Inter Bono Meliores” eseguito dall’Orchestra e Coro Upo.

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