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Novara, al Castello museo a cielo aperto con l'opera di Costantino Peroni

Si tratta della prima “contaminazione” di arte contemporanea

Un museo a cielo aperto. Nella corte maggiore del Castello di Novara da qualche giorno è possibile ammirare la scultura dell’artista novarese Costantino Peroni. Si tratta della prima “contaminazione” di arte contemporanea che vuole essere l’inizio di un museo a cielo aperto in quello spazio che fu durante il periodo del Castello come carcere anche il cortile per “l’ora d’aria” dei prigionieri.

Il Castello di Novara del resto è già esso stesso un connubio di storia e contemporaneità che con questo nuovo ciclo di esposizioni e contaminazioni vuole evidenziare ancor di più queste due anime del complesso monumentale. "La prima opera che è stata scelta per questo nuovo percorso è quello di un artista novarese a sottolineare quanto è per noi importante anche esporre i talenti e le eccellenze della Città e del territorio, - spiega la Presidente della Fondazione Castello di Novara, Maurizia Rebola, che prosegue - l’opera scelta è il simbolo stesso di questo connubio che il Castello rappresenta, una scultura con atmosfere del passato insieme materiali e tecniche moderne. Quale quindi miglior modo dunque per iniziare questo percorso".

Anche Costantino Peroni esprime la propria soddisfazione: "Dopo la mostra organizzata da SEA presso l'aeroporto internazionale di Malpensa e l'esposizione, fino a pochi giorni fa, presso Casa Bossi, non potevo immaginare un ambiente migliore per ospitare La Grande Ombra. Ringrazio la Presidente Maurizia Rebola e la Fondazione Castello di Novara per questa opportunità di esporre una mia opera in un luogo simbolo della nostra città, un luogo ricco di cultura che mi auguro possa diventare, sempre di più, un luogo cardine della vita artistica novarese".

La serie di opere intitolata “Folla-Ombra” a cui appartiene l’opera esposta in Castello "La Grande Ombra", come rilevò Vassalli, è il frutto "di un suo itinerario personalissimo, che lo ha portato a riflettere, oltre che sull’arte contemporanea, anche su quella dei popoli antichi: degli etruschi, degli Assiro-Babilonesi, delle civiltà per-colombiane”. Il risultato è prosegue Vassalli “un’opera come questa:che guarda al passato e al futuro della scultura, e che potrebbe crescere all’infinito". L’opera è esposta nel cortile, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19.30 Per maggiori informazioni: www.ilcastellodinovara.it

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