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Novara, firmato il protocollo per coinvolgere i detenuti in attività per la città

Saranno coinvolti ogni volta un massimo di otto persone

Firmato il “Protocollo d’intesa per la realizzazione di percorsi di inclusione sociale dedicati al recupero del patrimonio ambientale, del decoro urbano, dell’edilizia sociale attraverso il coinvolgimento di soggetti detenuti”; il protocollo è stato siglato da Comune di Novara, casa circondariale di Novara (Rosalia Marino), magistratura di sorveglianza (Marta Criscuolo), Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Francesca D’Aquino), Assa (Alessandro Battaglino), Agenzia territoriale per la casa del Piemonte Nord (Marco Marchioni).

Obiettivo del protocollo è quello di coinvolgere i soggetti detenuti nello sviluppo di progetti e di azioni volte al recupero del patrimonio ambientale e del decoro urbano della città, alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici del Comune e di quelli di proprietà di Atc da destinarsi all’edilizia sociale per le persone in particolare stato di bisogno.

"La città di Novara – ha detto la direttrice della Casa circondariale Rosalia Marino - porta avanti questo progetto dal 2005; con il territorio ci sono sempre stati ottimi rapporti di collaborazione, tant’è che negli anni il progetto si è affinato sempre più con una duplice valenza: da una parte la restituzione sociale sul territorio e dall’altra i benefici che il territorio ne trae. La Casa circondariale si occupa anche della selezione del personale sottoponendola poi all’approvazione del Magistrato di sorveglianza e con la vigilanza della Polizia penitenziaria".

Gli interventi che verranno programmati avranno cadenza settimanale e coinvolgeranno un numero massimo di otto detenuti.

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