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Oleggio, dopo il restauro palazzo Bellini torna all'originario splendore

All'interno nasce "Spazio per arte" che verrà inaugurato il 25 novembre con la prima mostra: "Bianco"

Palazzo Bellini dopo l'importante restauro torna al suo originario splendore e diventa "Spa", spazio per l'arte e spazio per l'anima. Uno spazio privato che viene aperto al pubblico dedicato a  mostre a tema,  eventi musicali, presentazione di libri o una serie di conferenze.

L'inaugurazione di questi nuovi ambienti il 25 novembre con la mostra "Bianco" con opere della collezione Laura e Luigi Giordano dedicata al padre di Luigi, Amedeo.

Sabato 25 novembre e domenica 26 novembre, dalle ore 11.00 alle ore 16.00 I visitatori potranno esplorare gratuitamente Palazzo Bellini e la mostra Bianco in piccoli gruppi (massimo 10 persone) accompagnati da: Laura e Luigi Giordano, i collezionisti e committenti del progetto SPA | Spazio Per Arte sabato 25.11 alle 11. Lorenzo Bini, architetto della ristrutturazione e del restauro di Palazzo Bellini, (Studio Binocle, Milano) sabato 25.11 alle 11:30 e 15:30. Rischa Paterlini, curatrice della mostra Bianco sabato 25.11 alle 12 e 15 e domenica 26.11 alle 11. Federica Mingozzi, responsabile Educazione e rapporti con il territorio di Spa domenica 26.11 alle 11:30. Francesca Valentini, Supervisione curatoriale e scientifica di Spa sabato 25.11 alle 12:30 e alle 14:30. Le studentesse e gli studenti del Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto di Novara, che nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), per tutto il week-end di apertura metteranno alla prova le loro abilità storico-critiche, la loro arte oratoria e la loro freschezza intellettuale relazionandosi con il pubblico e accompagnandolo alla scoperta di Palazzo Bellini e della mostra Bianco sabato 25 novembre e domenica 26 novembre, dalle 11 alle 16, partenze ogni 30 minuti.

Grazie ad un importante intervento di restauro voluto da Luigi e Laura Giordano e diretto dall’architetto Lorenzo Bini, lo storico palazzo in pieno centro storico a Oleggio torna al suo originario splendore. L’operazione, volta al recupero della struttura originaria, restituisce alla cittadinanza un pezzo della sua storia. Ad animare le sale del palazzo oltre agli stucchi, agli eleganti dipinti, ai soffitti in legno ci saranno anche le opere provenienti dalla Collezione Luigi e Laura Giordano. 

Spa, "Spazio Per Arte", questo è il nome scelto per il progetto a Palazzo Bellini, è un luogo che non vuole essere una fondazione o altro, ma uno spazio privato che viene aperto al pubblico. Il desiderio dei collezionisti è che diventi un centro di aggregazione da condividere anche con la cittadinanza dove poter raccontare una passione, poter esporre alcune opere della propria collezione, creare un percorso educativo per aiutare i visitatori ad incontrare l’arte contemporanea. Luigi e Laura Giordano parlano non solo di uno spazio dedicato all’arte ma anche uno “Spazio per l’Anima, uno Spazio per sé stessi”. 

A palazzo risiede l'importante collezione di Luigi e Laura Giordano che si caratterizza per la sua particolare eterogeneità; essa, infatti, si compone di opere pittoriche, scultorie, fotografiche ma comprende anche video e installazioni. Le opere in collezione attraversano più generazioni di artisti, partendo da pittori storici delle più importanti correnti artistiche tra cui Wolfgang Laib, Arnulf Rainer, Hermann Nitsch, Günter Brus, Anselm Kiefer, George Baselitz, William Kentridge e Miriam Kahn solo per citarne alcuni, arrivando ad artisti giovani emergenti, che si soffermano su temi cari agli artisti contemporanei come l’identità di genere e l’attualità geopolitica. Tra questi: Diego Marcon, Roberto Cuoghi, Elmgreen and Dragset, Roland Flexner, Gina Folly, Antony Gormley e Anne Ihmof. Particolarmente interessante è la vastità di generi presenti in collezione, che include sia il figurativo che l’astratto, sia l’espressivo che il concettuale. Le opere permettono di creare una profonda riflessione sulle città e i diversi contesti nel mondo, grazie soprattutto alla varietà di provenienza degli artisti che dona alla collezione un carattere fortemente interculturale, proponendo letture e sguardi sempre diversi. Per Luigi Giordano “stare dove il filo d’erba sta crescendo”, concede ai nostri cinque sensi di rimanere sempre accesi. 

La mostra "Bianco"

Oltre ad alcuni lavori che in modo permanente animeranno palazzo Bellini, dal 25 novembre al 31 luglio 2024 sarà ospitata la prima mostra voluta dai collezionisti e curata da Rischa Paterlini che da qualche tempo affianca la famiglia in un percorso di archiviazione e valorizzazione della collezione.  

Bianco si dice sia il colore preferito dalla Famiglia Giordano. Bianco è il colore del latte. Bianco è il colore amato da Platone. Bianco è il colore che ci permette di osservare, senza distrazione, le bellezze del Palazzo. Bianco è il titolo della mostra dedicata al padre di Luigi, Amedeo. Trasferitosi dalla Costiera Amalfitana ad Oleggio a soli 22 anni, non solo incontra l’amore e costruisce la sua famiglia, ma fonda la sua azienda fino a farla diventare in Piemonte la prima produttrice di mozzarella di solo latte italiano. Luigi erede del Caseificio, per molti anni amministratore delegato, ha lavorato nell’azienda di famiglia per quarant’anni, fino a quando, nel 2022, la stessa è entrata a far parte del gruppo Auricchio e Luigi ha deciso di lasciare per dedicarsi insieme a Laura al progetto Spa per Palazzo Bellini.  Bianco è il colore dominante nelle opere video, fotografiche, pittoriche e scultorie che sono state scelte per la mostra e che sono state raccolte negli anni dai collezionisti. Una mostra che invita i fruitori a “sentire con gli occhi” piuttosto che con le orecchie, sfruttando la potenza del colore bianco e delle forme visive per comunicare emozioni e idee. Osserveremo in mostra come alcuni artisti hanno utilizzato il bianco come simbolo di purezza invitando a riflettere sull’essenza della vita. Altri lo hanno usato come metafora per la semplicità comunicando armonia ed equilibrio. Altri artisti permetteranno un’esperienza visiva e sensoriale evocando sensazioni anche contrastanti come durezza e delicatezza. Una riflessione sulla natura effimera della vita, sulla purezza e sulla bellezza della semplicità. Sperimentare l’uso del bianco sarà anche l’esercizio protagonista dei progetti educativi rivolti alle scuole a cura di Federica Mingozzi che permetteranno di scoprire come i colori possano suscitare emozioni e comunicare idee profonde.  

L’identità grafica, a cura di Dario Pianesi e Alessandro Prepi Sot, si prefigura come un gioco visivo e linguistico che porterà all’elevazione della parola Spa, usata come punto di partenza per costruire un universo visivo e letterario per raccontare lo spazio e la collezione di Luigi e Laura Giordano.


 

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