Attualità

Sciopero generale: oggi a rischio trasporti, visite ed esami

L'agitazione, indetta in occasione della Giornata internazionale della donna, coinvolge sia il settore pubblico che quello privato

V.M. 08 marzo 2024 07:36

Sarà una giornata di sciopero, quella di oggi, venerdì 8 marzo, per i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, che aderiscono all'agitazione indetta in occasione della Giornata internazionale della donna.

Lo sciopero è stato indetto per tutta la giornata da diverse sigle sindacali. Tutti i comparti sono interessati: dai trasporti alla scuola passando per la sanità (con l'obbligo di legge di garantire i servizi essenziali).

Per quanto riguarda la sanità, il personale potrà incrociare le braccia da inizio a fine turno. L'ospedale e l'Asl di Novara hanno comunicato che potrebbero verificarsi disagi alle prestazioni erogate, ma che saranno assicurate "tutte le prestazioni indispensabili garantite per legge a salvaguardia dell’emergenza-urgenza e della salute dei cittadini".

Per il settore scuola, l'agitazione riguarderà tutto il personale del comparto e l'area istruzione e ricerca, docenti universitari e personale della formazione professionale delle scuole non statali.

La mobilitazione riguarda anche il personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco e i lavoratori di autostrade, in sciopero dalle 22 di ieri alle 22 di oggi.

Sul suo sito l'Inps informa che per l'eventuale partecipazione dei dipendenti allo sciopero "potrebbero verificarsi disagi causati dalla ridotta attività".

L'agitazione di oggi avrà ripercussioni anche sui trasporti, anche se il Garante ha ridimensionato lo sciopero: resta confermato solo quello proclamato dal sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe, che prevede che i treni saranno a rischio per 21 ore. Durante tutta la giornata alcuni convogli potranno subire modifiche o cancellazioni. Saranno comunque in vigore le fasce orarie di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Sciopereranno, infine, anche i lavoratori di Enel, compresi gli oltre 400 che sono impiegati nel novarese e nel Vco, che parteciperanno ad un presidio organizzato dai sindacati a Torino.