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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Gruppo Unipol, stop allo smart working: il 4 novembre sciopero anche a Novara

Lo sciopero generale è stato indetto dai sindacati dopo la decisione del gruppo di fare rientrare i propri dipendenti negli uffici

"Il 4 novembre non fate mancare il vostro indispensabile apporto, appoggiate le iniziative sindacali presidiando le rispettive sedi aziendali. La lotta proseguirà il giorno successivo attraverso la convocazione delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Unipol del 5 novembre".

Così i coordinamenti di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca nel Gruppo Unipol annunciano lo sciopero generale per l’intera giornata di giovedì 4 novembre, per protestare contro il rientro al lavoro in presenza dei dipendenti del gruppo.

Nella nota unitaria dei sindacati viene sottolineato come il comunicato aziendale diffuso in merito alle modalità di rientro in azienda dal 4 novembre, "ha certificato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la deriva autoritaria in atto e ha evidenziato una modalità di relazioni industriali totalmente unilaterale, insensibile alle esigenze di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Il sindacato, nella sua interezza, si oppone a questa scellerata politica aziendale che segna un profondo arretramento nelle dinamiche di confronto sindacale che da sempre caratterizzano il settore".

Per questo "di fronte all’ingiustificato comportamento punitivo intrapreso dai vertici del Gruppo Unipol" First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca "chiamano alla mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori di Unipol proclamando lo sciopero generale per l’intera giornata del 4 novembre", invitando i colleghi a presidiare le rispettive sedi aziendali e annunciando "la convocazione delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Unipol il 5 novembre".

La nota unitaria vede allegata anche una dichiarazione congiunta dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza rivolta ai colleghi del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi e ai delegati del datore di lavoro con la quale, in merito alla decisione aziendale sulle modalità di rientro in azienda dal 4 novembre, si evidenzia "la mancata preventiva condivisione dei termini con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, disattendendo così quanto previsto dai protocolli nazionale e di settore, recepiti dai vari Dpcm".

Per i Rls "la procedura di condivisione del protocollo di sicurezza contro il rischio di contagio da Covid si è interrotta con la comunicazione unilaterale dell’azienda di voler procedere nei termini e nelle modalità non condivise e che non riteniamo sufficientemente tutelanti l’intera popolazione lavorativa del Gruppo". Modalità che "non tengono conto di ulteriori valutazioni ed analisi che provengono dalla nostra Rappresentanza (…) per un rientro graduale e in maggiore sicurezza, come ad esempio, mantenere il lavoro agile come misura di contenimento del rischio di contagio, non solo per un 30% dei lavoratori".

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