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Cronaca

Elisoccorso: dalla Regione nessun passo indietro, addio alla base

Dal 1° luglio in Piemonte ci saranno solo quattro basi operative del servizio di elisoccorso, e tra queste non ci sarà quella di Novara. A confermarlo è l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino

Nessun passo indietro da parte della Regione: dal 1° luglio la base dell'elisoccorso di Novara cesserà di esistere.

Lo ha confermato l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino. Da domenica, il Piemonte avrà solo quattro basi operative del servizio di elisoccorso, e quella novarese non è tra queste. Ci sono invece: Torino, Cuneo (Levaldigi), Alessandria e Borgosesia.

"La decisione di ridurre da cinque a quattro le basi - ha spiegato l’assessore Monferino - scaturisce da un’attenta analisi, sviluppata da tecnici del Dipartimento del 118, del fabbisogno e della richiesta di interventi. Il numero degli interventi erogati dall’elisoccorso negli anni in Piemonte si è fortemente ridimensionato parallelamente al rafforzamento del parco macchine su terra. Ambulanze e veicoli medicalizzati oggi sono in grado di raggiungere velocemente le più disparate parti del territorio piemontese. E con l’approvazione della riforma, tale servizio verrà ulteriormente rafforzato, con il 50% di risorse in più rispetto ad oggi".

"Novara e Borgosesia - ha aggiunto Monferino - sono ubicati a distanza di pochi chilometri: il raggio d'azione, la velocità e i criteri di sicurezza offerti dai nuovi elicotteri consentiranno di raggiungere con estrema facilità tutte le aree necessarie e, in particolare, un elicottero solo di nuova generazione previsto a Borgosesia, consente di coprire tutto il territorio della Federazione del Piemonte nord orientale. Tra l'altro, Borgosesia ha statisticamente qualche giorno in meno all'anno di nebbia, rispetto a Novara. Ma sono soprattutto i numeri del fabbisogno che ci hanno portati ad optare per questa scelta".

Secondo quanto comunicato dalla Regione, infatti, a Novara nel 2011 si sono registrate 455 missioni richieste, il più basso numero del Piemonte; per 225 di queste non è stato necessario il trasporto. Non solo, secondo l'assessorato alla Sanità oltre al numero basso di interventi, ci sarebbe anche un conseguente costo alto di ogni singolo servizio. Secondo i dati regionali, ogni missione partita da Novara ha avuto un costo di 6352 euro.

Con gli elicotteri di nuova generazione, inoltre, aumenterebbe la velocità di intento, superiore ai 155 nodi.

Quella della Regione - ha concluso Monferino - è una decisione presa sulla base di elementi logici e razionali. Una scelta di questo tipo ripartisce anche equamente ruoli e compiti che sono stati dati alle diverse funzioni del 118: a Novara sono state raggruppate le centrali operative del Piemonte Nord orientale, chiudendo quella di Biella, di Vercelli e di Verbania. Non sembra illogico, in una prospettiva di equa ripartizione di funzioni, lasciare ad un’altra realtà locale la sede della base dell'elisoccorso. Questo non potrà nuocere in nessun modo al servizio che sarà svolto, come sempre, in modo tempestivo ed efficace a favore dell’utenza".

 

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