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Cronaca

Soccorsi interrotti per l'alpinista novarese Corrado Pesce. La sorella: "Speranze finite"

Lo scalatore è rimasto bloccato su una vetta in Patagonia, gravemente ferito dopo essere stato travolto da una valanga

Non ci sono più speranze per Corrado "Korra" Pesce, l'alpinista novarese bloccato da venerdì su una vetta in Patagonia.

Pesce si trovava sul Cerro Torre, vetta argentina di 3128 metri, insieme al compagno di scalata Tomás Aguiló, quando sono stati travolti da una valanga e sono rimasti entrambi feriti. Il compagno è riuscito a portare il novarese in un piccolo rifugio e poi, nonostante le ferite, è riuscito ad andare incontro ai soccorritori. Il maltempo però ha impedito ai mezzi aerei di raggiungere il rifugio in cui Pesce si trova da quasi 48 ore, senza attrezzatura e gravemente ferito. Per questo si è deciso di sospendere le ricerche. La sorella ha dato l'annuncio che ormai per il 41enne, originario di Novara ma trasferitosi da diversi anni a Chamonix, ormai non c'è più alcuna speranza. 

"Io non riesco ancora a crederci - ha scritto su Facebbok - Con te hai portato via una parte di tutti noi. Sarà dura mandare giù tutto questo buio che hai creato. Ringrazio tutte le persone intervenute e che stanno tutt'ora intervenendo per recuperare mio fratello, ringrazio gli amici per quello che hanno fatto per lui e ringrazio Tomàs Roy Aguilò per averlo messo al sicuro nella difficoltà. Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre...buon viaggio".

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