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Patto di stabilità: Elena Ferrara prima firmataria di una mozione

La neo senatrice novarese, esponente del Pd, ha deposita in Senato una mozione per escludere i piccoli Comuni dalle regole del patto di stabilità

Più tasse, meno servizi e cantieri fermi. E' questo il destino dei Comuni sotto i 5mila abitanti se dovranno rispettare i vincoli del Patto di stabilità.

Una vera emergenza, soprattutto per territori come quello piemontese. Il Novarese, in particolare, denota una larga presenza di piccole e medie amministrazioni. Per questo Elena Ferrara ha depositato in Senato, come prima firmataria, una mozione per escludere i piccoli Comuni dalle regole del patto di stabilità. La Senatrice, esponente del Partito Democratico alla prima esperienza in Parlamento, dopo aver sottoscritto la mozione per la sospensione della Tares, la nuova tassa multiservizi in sostituzione della vecchia Tarsu, prosegue sulla strada della tutela dei singoli territori e dei loro cittadini.

Il Consiglio dei Ministri varerà in questi giorni la sospensione della Tares, "una tassa ingestibile per utenti e amministratori - ha commentato Elena Ferrara - come più volte confermato dal Sindaco di Novara, Andra Ballarè. Anche questa nuova mozione intende tutelare gli amministratori, in special modo di piccoli Comuni, in cui tutti si conoscono e dove il senso della comunità è
ancora più percepito. A maggior ragione dopo che hanno già dovuto consorziare molti servizi, di particolare interesse nel Sociale".

Tra i numerosi firmatari, a partire dalle colleghe e dai colleghi piemontesi, anche Filippo Bubbico, uno dei "10 saggi" voluti da Napolitano.

"Il Senatore- ha aggiunto Ferrara - mi ha personalmente confermato che sosterrà l’iniziativa anche nel corso dei prossimi incontri per la stesura del Documento Economico Finanziario".

La Mozione giunge nel giorno in cui una quarantina di sindaci del Novarese ha manifestato davanti alla Prefettura di  Novara il proprio disagio, prima di consegnare al Prefetto Francesco Paolo Castaldo, un documento redatto dal primo cittadino di Suno Nino Cupia, e condiviso da tutti i sindaci presenti.

"Un gesto importate, sostenuto anche dal sindaco di Novara, dal vice presidente della Provincia e dal presidente della Regione - ha sottolineato la senatrice Pd -. Ci sono Comuni virtuosi che non possono investire i loro avanzi di bilancio per mettere in sicurezza le strade e le scuole. Ci sono amministrazioni che hanno anticipato di tasca propria investimenti regionali che non sono mai arrivati. Ci sono cantieri che aspettano da mesi di poter ripartire per dare servizi e lavoro, soprattutto ai giovani".

Una situazione che, in mancanza di alternative, obbligherà le Giunte a cercare i fondi necessari per la normale manutenzione attraverso l'indebitamento o, peggio, alzando le aliquote comunali.

"Come candidata - ha concluso Ferrara - avevo preso l'impegno di raccogliere la voce del mio territorio di riferimento. Ora intendo rispettare la parola mettendomi a servizio dei cittadini, delle amministrazioni e dei tanti soggetti del territorio alle prese con una crisi che sembra non avere fine".

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