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Novara, 116 nuovi camici bianchi entrano in corsia

Si è svolta il 22 febbraio a Novara la 12esima edizione della cerimonia del camice bianco, il rito di passaggio per studentesse e studenti di Medicina che al terzo anno passano allo studio delle materie cliniche

Si è svolta giovedì 22 febbraio, nell'aula magna del complesso universitario Perrone dell'Università del Piemonte Orientale, a Novara, la 12esima edizione della cerimonia del camice bianco, l'evento dedicato alle iscritte e agli iscritti al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nel polo formativo di Novara che, a partire da marzo, inizieranno a frequentare i tirocini formativi nelle corsie ospedaliere. La cerimonia del camice bianco ha visto protagonisti 116 iscritte e iscritti al terzo anno del percorso di laurea, che hanno ricevuto per la prima volta il camice simbolo della professione medica.

Dopo il saluto inaugurale del rettore Gian Carlo Avanzi, dell'assessore regionale Matteo Marnati e dell'assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Novara Teresa Armienti, si è tenuta la cerimonia di vestizione delle studentesse e degli studenti. Successivamente, ha avuto luogo la lectio magistralis, pronunciata dal professor Paolo Gasparini, docente di Genetica medica presso il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute dell'Università degli Studi di Trieste, Irccs "Burlo Garofolo". Il docente, intervenuto con una lezione sul tema della "Medicina personalizzata tra  diagnostica genomica e terapie innovative: il ruolo del Genetista medico£, è stato presentato dalla professoressa Sandra D'Alfonso, coordinatrice del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.

La conclusione dell'evento ha visto i saluti di commiato del direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" di Novara Gianfranco Zulian e del presidente della Scuola di Medicina Upo Gianluca Gaidano.

"Sono particolarmente emozionato - ha commentato il rettore Gian Carlo Avanzi - in quanto il camice porta con sé un grande significato: con il tirocinio, infatti, apprenderete l'arte medica, costituita non solo dagli strumenti tecnici, ma anche dalla capacità di comunicare e conoscere il paziente. Come si interagisce con un paziente che soffre non lo si impara dai libri, avrete dunque l'occasione di 'rubare' queste competenze da chi in ospedale saprà offrirvele".

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