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Coronavirus, in Piemonte contagi ancora in (moderata) risalita: i dati della settimana

Incidenza in aumento dell'11%. Risalgono anche i ricoveri ordinari, ma restano stazionari quelli in terapia intensiva. I dati del bollettino settimanale della Regione

Contagi da covid ancora in risalita in Piemonte, dove secondo quanto comunicato dalla Regione nel focus settimanale sulla situazione epidemiologica regionale, "la curva dei contagi presenta un andamento moderatamente in crescita", mentre in alcune fasce di età scolastica si registra un calo dei casi.

Rispetto alla settimana precedente, quindi, dal 25 novembre al 1° dicembre l'incidenza regionale (l'incremento settimanale di nuovi casi di covid per 100mila abitanti) è stata 438,2, con andamento crescente (+11%) rispetto ai 391,1 dei sette giorni precedenti. Il tasso di positività ai tamponi, inoltre, sale al 15,6%. Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, invece, l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 10,3%, mentre quella dei posti letto in terapia intensiva si attesta al 3,2 %, invariata rispetto alla settimana precedente.

In particolare, nel nel periodo dal 25 novembre al 1° dicembre nella nostra regione i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 2.662, mentre in totale si sono registrati18.634 casi negli ultimi sette giorni (+1.845). Per quanto riguarda il novarese, i casi medi giornalieri registrati dal 25 novembre al 1° dicembre sono stati 188, per un totale di 1.319 (+92 rispetto alla settimana precedente). Nel Vco, invece, i casi medi giornalieri registrati negli ultimi sette giorni sono stati 66, per un totale di 461 (-38 rispetto alla settimana precedente).

I dati sulle varianti presenti in Piemonte

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 21 novembre indicano la dominanza della sottovariante di Omicron BA.5 solo nel depuratore di Novara, mentre nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo è dominante la sottovariante di Omicron BE.1.1. Per questi tre depuratori, dall’analisi bioinformatica emerge che sono presenti anche altre mutazioni con alta frequenza appartenenti alle sottovarianti di Omicron BA.5.3.

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