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Crisi idrica e agricoltura, Est Sesia dichiara lo stato di emergenza

Il Consorzio di irrigazione novarese: "Dopo l'acqua potabile per le famiglie e i cittadini deve essere assicurata l'acqua per l'agricoltura. Servono regole certe"

Il Consorzio di irrigazione Est Sesia, che gestisce la rete dei canali nella pianura novarese e lomellina, ha dichiarato lo stato di emergenza. A preoccupare l'ente è infatti la diminuzione delle portate dalla Dora Baltea e la richiesta di diminuire la portata derivata dal Lago Maggiore.

Lo stato di emergenza è stato dichiarato nei giorni scorsi, in base al regolamento approvato dall'assemblea dei delegati lo scorso 4 aprile: "É stato affidato al Regolatore - spiegano dal Consorzio Est Sesia in una nota stampa - il compito di provvedere a tutte le iniziative idonee a garantire la miglior gestione della scarsa risorsa idrica".

"La possibilità di utilizzare già nel periodo pasquale le acque provenienti dal Lago Maggiore è stata sin dall'inizio
fondamentale per garantire la sopravvivenza delle colture vernine - precisano da Est Sesia - che le aziende avevano deciso di mettere in campo quale rimedio alla siccità e al temuto ripresentarsi di un'estate siccitosa. Nel mese si è assistito a piogge che hanno rimpinguato i bacini di riferimento del comprensorio consortile, sebbene non si sia mai raggiunta la prevista quota di 1,35 m sullo zero idrometrico preso la diga della Miorina, scaricando le portate e i volumi in eccesso in Ticino verso il Po e l'Adriatico. Le irrigazioni dei vernini hanno poi lasciato il posto alle irrigazioni tradizionali - riso e mais. Quest'ultimo è arrivato a fine ciclo irriguo, tranne per alcuni secondi raccolti, mentre le risaie richiedono ancora un paio di cicli di irrigazione per arrivare a maturazione. In questo contesto si evidenzia l'utilizzo  corretto, senza la perdita di una sola goccia, di tutta la portata necessaria sino a oggi, nel tentativo anche di recuperare parzialmente le copiose perdite pro-azienda della scorsa infausta stagione".

"Oggi si sta consumando un ennesimo brutto capitolo per l'agricoltura del territorio che produce il 90% del riso nazionale - accusano dal consorzio - quello di essere passati all'ultimo posto della catena dei bisogni e delle priorità: dopo il consumo idropotabile, infatti dovrebbe venir l'agricoltura. Invece, con stupore oggi si scopre che il programmato e possibile raggiungimento di quota -0,50 m sullo zero idrometrico all'idrometro di Sesto Calende è impedito dal fatto che non si potrebbe oltrepassare la quota di -0,40 m pena la difficoltà per grandi imbarcazioni turistiche di attraccare e navigare per il Lago Maggiore: e quindi, dietro forti pressioni degli imprenditori e dei politici del lago destate dall'approssimarsi delle feste ferragostane e dal timore di ledere gli interessi turistici, è giunta la decisione del Consorzio del Ticino di far togliere 60 mc complessivi dalle dispense irrigue erogate, equamente ripartiti tra le due sponde, con già l'ipotesi di togliere ulteriormente portata qualora la discesa verso il - 40 non fosse sotto controllo".

"Alle numerose richieste di Est Sesia di attendere qualche giorno sulla richiesta di vedersi privare di ben 30 mc/s
dall'imbocco del canale Regina Elena (in questo momento di vitale importanza per la riuscita della stagione irrigatoria
estiva) - sottolineano ancora da Est Sesia - il Consorzio del Ticino ha opposto un secco rifiuto, attivando le riduzioni da monte e costringendo Est Sesia a manovre compensative di diminuzione della portata del canale Regina Elena per non incidere negativamente sulle  derivazioni irrigue di sponda sinistra (Naviglio Grande - Est Ticino Villoresi), che avevano già effettuato la diminuzione, esponendo i due consorzi danneggiati a una inutile guerra fratricida".

"Est Sesia si adegua pertanto alle richieste in quanto come utente del Consorzio del Ticino non può fare altro - concludono dal consorzio - ma chiede con forza alle istituzioni e alla politica di fare delle scelte, di stabilire l'ordine prioritario dei valori e di dare regole e limiti chiari che permettano la corretta pianificazione delle risorse: i limiti della regolazione sono +1,35 e -0,50 o +1,25 e -0,40? A quanti quintali di riso italiano bisogna ora rinunciare per il comparto turistico? Il riso prodotto sulle nostre tavole deve provenire dal territorio o dall'estero? La buona qualità ambientale dei corpi idrici si ottiene controllando i processi di depurazione degli scarichi che sversano nei fiumi o lasciando più acqua in alveo (cioè impedendo agli utenti agricoli di derivarla) per diluirli? La buona riuscita delle feste ferragostane vale gli ingenti sacrifici del comparto agricolo?".


 

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