Coronavirus, niente "via libera" da oggi: no agli spostamenti tra regioni e stop allo sci
Dal 15 febbraio avrebbero dovuto riaprire le piste da sci e i confini regionali, ma niente da fare
Avrebbero dovuto riaprire oggi, lunedì 15 febbraio, i confini delle regioni e, in contemporanea, anche gli impianti sciistici, ma tutto è saltato.
Il via libera che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, comprese quelle gialle, è arrivato venerdì sera. Il testo del provvedimento, si legge sul sito di Palazzo Chigi, “proroga, fino al 25 febbraio 2021, sull’intero territorio nazionale, il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Come già previsto, è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Insomma, resta il divieto di spostamento: le uniche eccezioni sono quelle che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi e che illustrate nelle Faq pubblicate sul sito del governo.
Per quanto riguarda lo sci la doccia fredda, anzi, gelata, è arrivata nella serata di domenica 14, a poche ora dalla riapertura: il Ministro della salute Speranza ha firmato un'ordinanza che blocca la riapertura degli impianti sciistici fino al 5 marzo. “Sono allibito da questa decisione che giunge a poche ore dalla riapertura programmata per domani - ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il Comitato tecnico scientifico nazionale soltanto dieci giorni fa, il 4 febbraio, aveva stabilito che in zona gialla da lunedì 15 si sarebbe potuto sciare. Su queste direttive il Piemonte si è mosso, nel rigoroso rispetto delle regole. Regole che non possono cambiare tutte le settimane. E, soprattutto, i dati aggiornati sulla situazione epidemiologica sono in possesso del Cts e del Governo da mercoledì. Mi chiedo se non fosse il caso di fare queste valutazioni prima, invece di aspettare la domenica sera".