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Novara: coronavirus e ritardo nei tamponi, l'Asl: "Stiamo lavorando per recuperare"

La direttrice dell'Asl Arabella Fontana parla delle difficoltà di queste settimane

Attese di giorni per effettuare il tampone, risultati in ritardo e difficoltà a contattare l'Asl.

La direttrice dell'Asl di Novara Arabella Fontana ha parlato dei problemi di queste settimane durante la diretta Facebook del sindaco Alessandro Canelli. Sono molti infatti i novaresi che si trovano nel "limbo": c'è chi dovrebbe effettuare il tampone ma i tempi di attesa sono molto lunghi, mentre chi l'ha già effettuato a volte non sa l'esito per giorni.

"Il nostro sistema di contact tracing ci sta portando ad effettuare un numero sempre maggiore di tamponi - ha spiegato Fontana - Il Sisp è passato da 200/300 mail al giorno per le richieste di tamponi a oltre mille e il numero delle chiamate è tale che non si riesce a dare una risposta a tutti. C'è stato anche un ritardo negli esiti dei tamponi eseguiti il 22, il 23 e il 24 di ottobre a causa di un laboratorio esterno a cui sono stati affidati che ancora non ci ha dato i risultati. Mi dispiace molto per questa situazione, come Asl ci scusiamo per i ritardi, ma non dipende da noi".

"Stiamo lavorando per velocizzare le chiamate per i tamponi: un'idea è quella che sia il medico o il pediatra a prenotarlo direttamente. Attualmente il medico contatta il Sisp, che processa la richiesta il giorno successivo, e poi prenota il tampone. Se invece fosse il medico di base direttamente a prenotarlo i pazienti saprebbero già una data, evitando un passaggio e accorciando i tempi. Con l'arrivo dei tamponi antigenici rapidi potremmo velocizzare le operazioni: ci stiamo attrezzando perchè vengano eseguiti in auto con il drive trought, in modo che poi il paziente possa aspettare in uno spazio apposito e nel giro di circa un quarto d'ora ricevere l'esito, così da tornare a casa già con una certificazione di negatività o positività".

"Purtroppo ricerviamo oltre mille domande al giorno e riusciamo a rispondere a circa 600 - prosegue la direttrice dell'Asl - Stiamo assumendo personale, proprio in questi giorni stiamo formando giovani neo laureati per poter eseguire più tamponi e stiamo spostando risorse umane. La quarantena corta potrebbe aiutare in questo: l'idea è di avere un isolamento di 10 giorni e al decimo giorno effettuare il tampone, in modo che sia tutto più rapido". 

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