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Cronaca

Disoccupati, al via i cantieri di lavoro

Venti i beneficiari del progetto, assunti per un anno dal Comune di Novara e impiegati da Assa per servizi di pulizia e decoro urbano

Sono partiti ufficialmente martedì 7 giugno i cantieri di lavoro 2016 per i disoccupati a rischio di esclusione sociale.

Sono 20 le persone assunte dal Comune di Novara, in questa prima fase, e sono impiegati da Assa per attività di decoro urbano della città.

Dopo la prima settimana di formazione in aula sulla sicurezza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, questa mattina, salutati dal sindaco Andrea Ballarè e dal presidente di Assa Marcello Marzo, hanno preso servizio presso la struttura operativa di Assa in viale Curtatone che sarà poi la base da cui partiranno per la loro attività quotidiana di pulizia, decoro urbano e manutenzione del verde.

Il progetto è un'importante risposta all’aumento della popolazione a rischio di esclusione sociale: è stato elaborato di concerto da Comune di Novara e Assa e messo in opera grazie anche al contributo della Regione Piemonte (75mila euro su un costo complessivo di 166 mila euro sostenuto dal Comune).

Approvato dall’Agenzia Piemonte Lavoro, si svilupperà attraverso iniziative volte a recuperare le aree urbane degradate, alla manutenzione e al ripristino di aree verdi, alla cura e manutenzione di spazi pubblici e del decoro urbano.

Grazie al progetto precedente, chiuso a dicembre 2015, Assa ha instaurato un contratto di lavoro a termine per i tre soggetti che hanno raggiunto le migliori valutazioni sul piano quantitativo e qualitativo delle prestazioni svolte e che erano in possesso dei requisiti di idoneità necessari all’assunzione. Di questi, due tuttora beneficiano di un contratto di lavoro a tempo determinato in Assa.

Rispetto agli anni precedenti, quest’anno il numero dei beneficiari del progetto è stato raddoppiato e potrebbe crescere ulteriormente. La fase avviata attualmente, infatti, si basa sulle risorse disponibili, ma il progetto è ancora aperto. Se, attraverso altre fonti di finanziamento, il Comune riuscisse a integrare la quota a disposizione nell’ambito della Legge regionale 34/2008 diventerà possibile estendere il progetto ad altri beneficiari provenienti dalla stessa graduatoria, che aveva visto la partecipazione alla selezione di ben circa 350 persone.

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