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Cronaca

Diocesi: prima assemblea plenaria del XXI sinodo

I lavori del Sinodo entrano nel vivo. L’incontro, atteso da tempo, sabato 13 a Borgomanero presso la parrocchia di San Bartolomeo

Dopo l’avvio solenne in Cattedrale lo scorso 7 giugno, vigilia di Pentecoste, con la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Franco Giulio Brambilla, e il conferimento del mandato ai  190 membri, Il XXI Sinodo della Chiesa novarese entra nel vivo dei lavori.

I sinodali sono convocati sabato 13 settembre dalle ore 9,30 alle 12,30 a Borgomanero presso l’Oratorio della parrocchia “San Bartolomeo” (in via Dante 7) per la prima delle otto assemblee plenarie.

Saranno presenti i 190 sinodali, scelti tra i laici impegnati nelle parrocchie di tutta la diocesi e nei movimenti ecclesiali, oltre che tra i sacerdoti diocesani e tra i religiosi e le religiose che vivono la propria missione sul nostro territorio.

Su cosa punterà il lavoro durante l'incontro?

Si tratta della prima fase (i lavori nel loro complesso dureranno due anni pastorali), che si concluderà il 29 novembre. In questa fase saranno creati dei gruppi di lavoro che opereranno in tutti e otto i vicariati territoriali della diocesi (Novara, Ovest Ticino, Borgomanerese, Aronese, Ossola, Verbano, Cusio e Valsesia). Concretamente si lavorerà su tre punti, espresso dal vescovo nella sua Lettera Pastorale “Come sogni la Chiesa di domani”: “ospitalità dell’umano”, “differenza cristiana” e “stile di comunione nelle e tra le parrocchie”.

Il vicario generale, don Fausto Cossalter, spiegherà poi i tre nodi pastorali.

"Nell’affrontare il primo punto ci chiederemo “Come comunicare una Chiesa che è capace di un sincero ascolto del mondo reale?”; “Come può essere la Chiesa capace di incontro e di vicinanza, per essere realmente in ascolto?” ed infine ci si dovrà chiedere come costruire una Chiesa capace di misericordia, spiega don Cossalter. Per il secondo punto - continua - si tratterà di trovare tre criteri per verificare la capacità delle nostre comunità di raccontare e condividere con il mondo la ricchezza del vangelo. I sinodali dovranno chiedersi come recuperare questa dimensione dell’annuncio gioioso.
Per il terzo punto - spiega - ci interrogheremo su come  abbandonare il comodo criterio del “si è sempre fatto così” per essere comunità audaci e  creative. Comunità capaci di inclusione e di comunione. Anche e soprattutto mettendo al  centro della nostra pastorale i poveri, le persone sole e le famiglie in difficoltà".

Tutte le informazioni, i documenti e gli approfondimenti sono disponibili nella sezione dedicata al Sinodo del sito internet della diocesi www.diocesinovara.it.

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