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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Francesco Borelli racconta le dive danzando

Ballerino, di origini novaresi, debutterà presso il teatro Martinitt di Milano con "Parlami, o diva" uno spettacolo che racconta in danza le dive più belle di tutti i tempi. "Un omaggio alle dive che ho sempre amato"

"Parlami, o diva" debutterà al teatro Martinitt di Milano sabato 17 maggio. Uno spettacolo che il ballerino novarese Francesco Borelli, 37 anni e una laurea in giurisprudenza in tasca, sente molto e sta preparando con molto impegno. Uno spettacolo che vuole essere un omaggio alle più belle dive di tutti i tempi, le dive che tanto hanno rapito la sua attenzione in adolescenza, le stesse dive spesso protagoniste di film datati, sua più grande passione in gioventù.

A NovaraToday Francesco ha raccontato cosa è per lui la danza, segreti e retroscena dello spettacolo che debutterà tra poco e sogni e aspirazioni in quella che sarà la sua vita futura, una volta che deciderà (più tardi possibile gli auguriamo, n.d.r) di "appendere le scarpette al chiodo".

Che cos'è la danza per Francesco?
Per me la danza è tutto. E' il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo primo di andare a dormire, è la mia vita. Sono rimasto folgorato dalla danza fin da piccolino. Era il 1987 quando in tv spadroneggiava una delle più grandi ballerine italiane: Lorella Cuccarini, che poi ho avuto anche l'onore di conoscere personalmente partecipando ad un suo programma tv. La danza è come un grande amore per me: non delude mai.

"Parlami, o diva" è lo spettacolo che debutterà il 17 maggio presso il teatro Martinitt di Milano, di che si tratta?
Un'ora e mezza di musica, video e balletti in un crescendo di emozioni, ricordi e nostalgia. Parlami o diva è un viaggio nel '900, un dialogo immaginario con le donne che hanno  reso unico, e a tratti immaginifico, il secolo scorso. Le dive del cinema, della musica,  delle passerelle; le icone che con la loro bellezza e straordinaria personalità, hanno regalato a noi, pubblico adorante, sogni e speranze, momenti di riflessione e leggerezza, distrazione e attimi di pura e grandissima arte. Lo spettacolo è composto da 4 quadri principali in cui, seppure in maniera succinta, si raccontano le storie di Evita, Marilyn, la Principessa Diana e Maria Callas. Nel caso di quest'ultima si omaggia la voce facendo riferimento alle sue interpretazioni di Traviata, Carmen e Norma con la splendida Casta Diva che chiude il primo tempo. Poi spots su Doris Day, Sophia Loren, Rita Haworth, Barbara Streisand, Madonna, Anna Magnani, Grace Kelly, Audrey Hepburn e altre. Tutti i quadri sono preceduti da lettere inviate da ciascuna di queste stelle, che si presentano al pubblico attraverso i propri ricordi e le proprie frasi celebri. Attrici, cantanti, principesse, donne le cui vite artistiche e personali, intessute di grandi successi e sogni infranti, hanno accompagnato le nostre vite e ancor prima quelle dei nostri genitori e dei nostri nonni. Stelle, che platee immerse nelle tenebre contemplavano rifulgere sull’argenteo schermo o sulle riviste patinate. Quasi costellazioni di un cielo notturno. "Parlami o diva" è un omaggio a tutte loro e alla loro eterna straordinarietà.

Francesco Borelli, una vita per la danza

Oltre a questo spettacolo, stai seguendo altri progetti?
Per il momento la mia attenzione è concentrata su questo spettacolo. Da giugno darò vita ad un nuovo progetto editoriale sulla danza. Mi ero già occupato giornalisticamente di danza raccontandola attraverso le pagine di un giornale locale novarese, ma ora sono orgoglioso di presentare il mio progetto giornalistico il cui debutto ufficiale sarà il prossimo 16 giugno a Torino, nella sede dell'ordine dei giornalisti. E poi sicuramente riprenderò la collaborazione come ballerino nel corpo di ballo del teatro dell'opera di Nizza.

Come sarà il futuro, una volta "appese le scarpe al chiodo"?
Conto di concedermi ancora tre anni di duro lavoro sul palco ma soprattutto in sala prove. Poi si vedrà concentrerò le forze su questo nuovo progetto editoriale che mi sta molto a cuore e attorno al quale ho creato una squadra di grandi nomi del giornalismo di settore e per la quale avrò corrispondenti e firme prestigiose anche da New York. Ma non smetterò del tutto di lavorare in sala prove: curerò la preparazione delle nuove leve nelle scuole aperte a Novara, Piacenza e Como. E poi tramuterò tutta la mia esperienza di ballerino e gli insegnamenti dei più grandi maestri che ho avuto in coreografie tutte mie: si, nel futuro, perchè no, mi vedo anche coreografo!
 

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