Monossido in corso XXIII Marzo, residenti preoccupati: "E se accadesse di nuovo?"

"E se dovesse capitare di nuovo?". Questa è la preoccupazione di Giovanni Amendolia, uno dei residenti del palazzo in corso XXIII Marzo 152 che sabato sera è stato evacuato per quella che inizialmente sembrava una fuga di gas. 

L'allarme è scattato intorno alle 20.30, quando i proprietari della pizzeria Mergellena hanno sentito un forte odore di sostanze chimiche proveniente dalle cantine. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno rilevato livelli di monossido di carbonio pari a 500 parti per milione. "Ci hanno spiegato - racconta Amendolia - che già 200 parti per milioni sono letali. Se qualcuno fosse sceso nelle cantine non sarebbe più risalito". 

"Dopo qualche ora siamo rientrati in casa. Ci hanno detto che il monossido proveniva dal pozzetto di ispezione della roggia che scorre sotto il palazzo: qualcuno, a monte, aveva sversato sostanze chimiche che hanno fatto reazione e provocato l'innalzamento dei livelli di monossido". "Quello che ci preoccupa di più - continua Amendolia - è che possa ricapitare. Ho un bambino di un anno e mia moglie è incinta, sono molto in pensiero per questa vicenda: nel palazzo non abbiamo alcun tipo di rilevatore. Pare poi che la procura non aprirà un fascicolo, per cui temo che il "delinquente" che ha sversato lo possa rifare, visto che è passato impunito la prima volta. E se dovesse succedere di notte e nessuno facesse in tempo ad accorgersene? Se qualcuno scendesse nell'interrato? Io non vado in cantina da quando è successo".

Nei giorni successivi al fatto i vigili del fuoco e l'Arpa hanno effettuato ulteriori verifiche. "La situazione è sotto controllo, almeno per ora. Vorremmo avere delle risposte, nessuno ci ha detto nulla, nemmeno l'amministratore. Ho paura che tutti stiano sottovalutando il problema: nel palazzo abitano 35 famiglie" conclude Amendolia.