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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Oppiacei nella cura del dolore: medico del Maggiore nel team che ha redatto la guida

La dottoressa Rossella Marzi, direttore della Struttura complessa di Terapia del dolore, ha coordinato l'attività di EuroPain Laboratory nella stesura della "Guida informativa all'utilizzo degli oppiacei"

Novara e l'ospedale Maggiore protagonisti nella stesura della guida sull'uso degli oppiacei nella cura del dolore.La dottoressa Rossella Marzi, direttore della Struttura complessa di Terapia del Dolore, ha infatti coordinato l’attività di EuroPain Laboratory nella stesura della "Guida informativa all’utilizzo degli oppiacei" che è in distribuzione nelle farmacie italiane dal 23 gennaio scorso.

"In EuroPain - ha spiegato la dottoressa Marzi, responsabile della rete piemontese di algologia - non ci sono solo specialisti algologi ma anche figure professionali diverse come economisti sanitari, statistici, informatici, che lavorano, a titolo gratuito, per fornire formazione e informazione, dirette non solo a sanitari ma anche alla popolazione, che è la prima a essere interessata. Il problema maggiore è l’applicazione a macchia di leopardo della legge 38 (nata per tutelare l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative); il sistema Piemonte è un modello nazionale anche grazie all’applicazione dei corretti Ptda (Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) ed alla particolare attenzione dell’amministrazione regionale. Nel 2017, dopo questa iniziativa che ha superato ad oggi 1,5 milioni di contatti, abbiamo aderito ad Hope (Hold on pain ends, www.hopeforpatients.com ), un’associazione formata non solo da medici ma soprattutto da cittadini che vuole promuovere l’applicazione della legge 38 sul territorio nazionale ed attraverso un numero verde fornire i riferimenti territoriali nelle singole regioni ai pazienti".

"Come struttura complessa ospedaliera Hub - ha aggiunto la dottoressa Marzi - siamo entrati nel sistema Pin.hub (Pain interregional network hub), alleanza spontanea dei centri hub di terapia del dolore riconosciuti dalle rispettive regioni, oggi 23 su 26 rappresentativi di 53 milioni di potenziali utenti. Per quanto riguarda gli oppiacei, sottolineo che sono farmaci come tutti gli altri ma esiste ancora una diffusa oppiofobia, per cui li si prescrive poco, soprattutto quelli definiti maggiori (ossicodone, fentanyl, per esempio); invece, se prescritti in modo appropriato e gestiti correttamente hanno effetti collaterali decisamente minori rispetto ad altri farmaci prescritti con più facilità come i 'Fans'. E’ terapia quotidiana per noi, il problema è farlo diventare terapia normale sul territorio: a un centro hub dovrebbero arrivare pazienti non responsivi alle terapie di base per essere avviati a procedure specialistiche".

Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso appropriato dei farmaci oppiacei è indice di una corretta gestione del dolore severo; nel trattamento delle forme algiche croniche, il loro utilizzo deve rappresentare una scelta in un contesto di strategie terapeutiche specialistiche adeguatamente eseguite e condivise.

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