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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca San Maurizio d'Opaglio

Controlli della Forestale nelle aziende sul Lago d'Orta: sequestrata una ditta a San Maurizio

L'azienda di pulitura metalli è risultata del tutto priva di autorizzazioni ambientali, sia alla gestione dei rifiuti che alle emissioni gassose in atmosfera

Sequestrata dalla Forestale un'altra azienda di pulitura metalli del Lago d'Orta. L'operazione è stata svolta lo scorso 3 luglio dai militari delle stazioni carabinieri forestale di Gozzano e Nebbiuno, che durante i controlli contro gli sveramenti nel lago hanno posto i sigilli ad una ditta di San Maurizio d'Opaglio.

Il sequestro segue quello effettuato il 28 giugno scorso, spiegano i militari, contro un’altra ditta sempre di San Maurizio d’Opaglio priva di ogni autorizzazione ambientale. Anche in questo caso, l'azienda è risultata del tutto priva di autorizzazioni ambientali, sia alla gestione dei rifiuti che alle emissioni gassose in atmosfera.

Per questo motivo, i militari hanno proceduto ad interrompere l’attività dell’azienda, sottoponendola ad un provvedimento di sequestro preventivo d’iniziativa. Il sequestro è stato convalidato dal Gip di Novara nei giorni scorsi e il rappresentante legale della ditta, un cittadino italiano residente in provincia, è stato denunciato per esercizio dell’attività in assenza dell’autorizzazione all’immissione di fumi in atmosfera ed illecita gestione di rifiuti.

Da inizio anno sono stati circa 20 i controlli effettuati dalla Forestale presso le aziende del settore presenti nel Cusio dopo i numerosi sversamenti illeciti di rifiuti nel Lago d'Orta. Tre le aziende sequestrate solo nel 2019, mentre negli ultimi due anni il numero sale a otto ditte,  risultate tutte prive delle necessarie autorizzazioni ambientali o, comunque, operanti in violazioni ad esse.

"I controlli - spiegano dalla Forestale - hanno uno scopo preventivo, al fine di far cessare definitivamente ogni illecito sversamento nel lago. È infatti evidente che, se l’azienda non opera con le dovute autorizzazioni ambientali, non può smaltire lecitamente i rifiuti prodotti. Inoltre, l’assenza di autorizzazione impedisce agli organi tecnico/amministrativi di effettuare le verifiche periodiche di salubrità e regolarità, degli impianti e delle produzioni. L’attività di controllo proseguirà, anche a garanzia delle tante aziende del settore, la maggioranza, che sono costrette a dover fronteggiare costi maggiori e la conseguente concorrenza sleale degli operatori che operano nell’illegalità".

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