Novarese truffato on line: "State attenti, può capitare a tutti"

"Avrò letto centinaia di volte gli avvisi di non fornire i dati personali su internet, ma l'email che ho ricevuto era fatta proprio bene. Mi sento un po' stupido ad esserci cascato, però voglio raccontare la mia storia, in modo che non capiti a qualcun'altro". Inizia così il racconto di un novarese, 32 anni, che si è ritrovato con 1000 euro in meno sul conto.

Il termine per indicare truffe di questo tipo è "phishing": il malcapitato viene convinto a fornire i propri dati personali con l'inganno, come è successo al novarese

"Ho ricevuto un'email, sembrava come tutte le altre. Spesso mi arrivano comunicazioni dalla banca, più che altro pubblicità di prodotti bancari, mutui e carte ricaricabili. Questa sembrava davvero arrivare dall'indirizzo istituzionale, era fatta molto bene".

"Mi veniva chiesto semplicemente di controllare la mia carta ricaricabile, perchè c'erano state delle truffe (ironia della sorte). Stupidamente, invece che cercare il sito della mia banca ho cliccato sul link presente nella mail. Il sito era identico a quello vero, per cui ho inserito le mie password per verificare se i soldi sulla carta ricaricabile ci fossero tutti. Sembrava tutto in ordine, non ci ho pensato più".

Qualche tempo dopo però, l'amara sorpresa. "Di solito non lascio molti soldi sulla ricaricabile, proprio per evitare che la carta sia clonata, visto che la uso per acquisti su internet. In quella settimana però avevo in programma di comprare on line alcuni oggetti per la casa, quindi sulla carta avevo spostato circa 1000 euro. Al momento di effettuare gli acquisti però la carta mi è stata rifiutata".

Un rapido controllo e la sorpresa. "Risultava che sulla carta erano rimasti 33 centesimi e basta. Ci ho messo un po' a collegare l'email alla truffa, perchè sul momento non vi avevo dato peso. Ho sporto denuncia, la banca mi rimborserà, ma vorrei che tutti sapessero della vicenda, così da evitare che questi truffatori continuino a rubare soldi alla gente";