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Playoff A1 femminile, la Igor Novara vuole sognare ancora per una notte

Domani si gioca gara 3 delle semifinali scudetto grazie alla grande impresa di mercoledì. Danesi ci crede: "Siamo in grado di poter vincere"

Il giorno del giudizio è vicino. Dopo essere riuscita nell'impresa di rimettere in sesto la serie la Igor Novara dovrà compiere un qualcosa che assomiglia davvero alla scalata all'Everest, ovvero vincere in casa della Prosecco Doc Imoco Conegliano.

Al PalaVerde si gioca domani sera gara 3, ovvero quella di spareggio tra le pantere, campionesse d'Italia in carica, e le zanzare, che dopo aver causato la perdita dell'imbattibilità di De Gennaro e compagne dopo 45 partite hanno acquisito ancora più coscienza delle proprie possibilità e meditano il clamoroso sgambetto.

Il match avrà inizio alle ore 20:30 e sarà trasmesso su Rai Sport HD e Sky Sport Max. Chi vince affronterà nella serie di sfide che assegneranno il tricolore la Savino Del Bene Scandicci, che la sua pratica già l'ha archiviata. Tutto è davvero possibile, non resta che attendere che cada l'ultimo pallone. 

La vigilia dei protagonisti

A presentare questo importantissimo appuntamento è una delle ex in campo, Anna Danesi:

"C'è stato davvero poco tempo per pensare alla partita vinta e goderci l'impresa compiuta, nei playoff è così: si può festeggiare davvero solo alla fine, perché ogni volta che si torna in campo si resetta tutto. Andiamo a Treviso con il desiderio e l'intenzione di mettere ancora in campo la miglior prestazione possibile. Siamo consapevoli che potrebbe anche non bastare, perché di fronte abbiamo la squadra più forte al mondo, ma anche che questo sia l'unico modo di uscire dal campo senza rimpianti, a prescindere dal risultato. Dovremo prenderci dei rischi, anche se questo potrebbe portarci a qualche errore di troppo. Rispetto all'inizio della serie non è cambiata la difficoltà dell'ostacolo da affrontare, soprattutto perché dovremo giocarci questa sfida decisiva in casa loro, ma sicuramente a livello di consapevolezza qualcosa è cambiato: abbiamo mostrato a noi e a loro che sono umane, quando sembravano non esserlo. Abbiamo mostrato a noi stesse che siamo in grado di batterle e questo ora lo sanno anche loro". 

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