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Morte di Ludovica al luna park: in sei verso il rinvio a giudizio per omicidio colposo

Chiuse le indagini, ad un anno dalla tragedia in cui ha perso la vita la 15enne di Trecate

Ad un anno di distanza dalla tragedia, si sono chiuse le indagini sulla morte di Ludovica Visciglia, la 15enne che ha perso la vita mentre si trovava su una giostra al luna park di Galliate.

L'inchiesta della Procura è stata chiusa e ora arriveranno le richieste di rinvio a giudizio per omicidio colposo. Sono sei le persone coinvolte: il sindaco di Galliate Claudiano Di Caprio, il comandate della polizia locale Angelo Falcone, l'ingegnere Dario Allegretti, responsabile della relazione tecnica per il luna park, l'ingegnere Graziano Minero, che ha redatto la relazione di conformità della giostra, Luca Massimiliano Ferri, proprietario del Tagadà, e il figlio minorenne, che pare stesse manovrando la giostra al momento della morte di Ludovica. La sua posizione è al vaglio del tribunale dei minori di Torino.

La tragedia al luna park

Il tragico incidente è avvenuto nella serata di sabato 12 marzo 2022, quando la 15enne di Trecate si trovava con alcuni amici sul Tagadà per festeggiare il suo compleanno: quella sarebbe stata l'ultima corsa prima di tagliare la torta insieme ai famigliari che si trovavano anche loro al luna park. Secondo le ricostruzioni e le testimonianze, Ludovica avrebbe sbattuto la testa contro un albero che si trovava vicino alla giostra, cadendo poi in avanti. Sul posto è intervenuto il personale del 118, che ha subito soccorso la ragazza e l'ha portata all'ospedale Maggiore di Novara in condizioni disperate, ma purtroppo la giovane è deceduta nella notte. 

Il ricordo di Ludovica 

"Cara Ludo, ormai è passato un anno e sono cambiate tante cose. Una nuova classe, nuovi professori, nuovi compagni: ti saresti trovata bene, tu che eri così curiosa e aperta a sfide che ti mettessero a dura prova". Inizia così la lettera che le hanno scritto i suoi compagni di classe del liceo Carlo Alberto di Novara ad un anno di distanza. "Vogliamo ricordarci in questo giorno speciale di tutte le tue passioni: il tuo amore per la musica, per la lettura (a proposito abbiamo letto Cime tempestose sapendo che è il tuo libero preferito), per le moto e anche per le cose più semplici come il tuo cappuccino con la cannella che a tua detta era sublime. Ma per noi rimane come impegno da portare avanti il tuo attivismo sul fronte dei diritti delle donne; i tuoi interventi ci hanno inizialmente spiazzato, l'entusiasmo che ti animava ci ha coinvolto e ci ha aperto un nuovo modo di guardare le cose, meno privato e più politico. Sapevi esporre le tue idee argomentandole e lo hai dimostrato più volte durante i dibattiti fatti in classe che sono diventati sempre più numerosi dopo l'inizio della guerra russo-ucraina, quel fatidico 24 febbraio. Non ci siamo più fermate. Non molliamo, il tuo carattere solare, la tua disponibilità, la tua vitalità ma anche la tua determinazione e ambizione ci danno la forza di trasformare il dolore in una spinta a vivere, insieme. Finalmente siamo un grande gruppo di cui fai parte anche tu, con cui abbiamo sperimentato e imparato molto".

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