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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, il Piemonte scrive a Draghi: “Compriamo autonomamente i vaccini per le aziende”

La proposta di Regione e Camere di Commercio

Acquistare direttamente ulteriori dosi di vaccini da somministrare poi nelle aziende. É questa la proposta che è stata fatta ieri dalla regione Piemonte, in unione con le Camere di Commercio piemontesi, e sottoposta al premier incaricato Mario Draghi tramite una lettera.

"Il Piemonte sta portando avanti la vaccinazione anti Covid-19 seguendo il Piano vaccini nazionale, tra le prime regioni a farlo - si legge nella lettera indirizzata a Draghi - Con oltre 270 mila dosi già inoculate siamo, infatti, uno dei territori che sta procedendo con maggiore rapidità nella campagna vaccinale. Le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione una esigenza che ci è stata evidenziata in
modo unitario e corale dalle nostre aziende, che chiedono la possibilità di fare i vaccini ai propri lavoratori privatamente. Pensiamo possa essere utile approfondire l’opportunità e la fattibilità di percorrere questa strada, che riteniamo abbia un interesse pubblico fondamentale. Non solo quello di garantire che la produttività delle nostre aziende continui, ma allo stesso tempo quello di
sollevare il sistema sanitario pubblico che potrà così continuare a concentrarsi sugli anziani, le scuole, i giovani e le altre fasce delle nostre comunità che sono più fragil".

"Ciò a cui pensiamo è un meccanismo che veda due percorsi in parallelo, che non interferiscono a vicenda ma procedono a ulteriore e maggiore garanzia: l’uno del pubblico, che continueremo a portare avanti come Regione, e l’altro a disposizione delle nostre aziende private. Abbiamo dato mandato a Scr, la società di committenza regionale, di fare una indagine di mercato per capire a livello internazionale quanti vaccini siano effettivamente acquistabili e a quale costo, al fine di mettere a disposizione queste informazioni del sistema camerale piemontese. Quest’ultimo, parallelamente, sta approfondendo a livello giuridico la possibilità di fare da tramite nei confronti delle aziende che potrebbero acquistare i vaccini per somministrarli ai propri lavoratori".

"Il Piemonte è pronto e lo sono anche le sue aziende, che chiedono di poter ripartire facendo lavorare i propri lavoratori e le proprie lavoratrici in sicurezza. Ma desideriamo procedere nel pieno rispetto delle regole italiane ed europee e in pieno accordo con le nostre autorità nazionali. Per questo la preghiamo di voler considerare tale richiesta come prioritaria fra quelle cui il futuro governo dovrà dedicare il proprio impegno, facendosene portavoce al più presto anche nei confronti delle istituzioni Ue".

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