Crisi idrica in Piemonte, più acqua dai bacini idroelettrici per salvare l'agricoltura
L’assessore regionale all’Ambiente ha incontrato gli operatori del settore idroelettrico e i presidenti delle Province
I bacini idroelettrici forniranno più acqua per aiutare l'agricoltura, messa in ginocchio dalla siccità e dalla crisi idrica.
É questo quel che è emerso dall’incontro con gli operatori del comparto idroelettrico, convocato a stretto giro dopo la conclusione dei lavori del tavolo permanente istituito dal aresidente della Regione Cirio e coordinato dall’assessore all’Ambiente Marnati.
"I prossimi 15 giorni - sottolinea Marnati - saranno quelli cruciali per salvare le colture e proprio per questo è stata avanzata la richiesta di disponibilità a rilasciare la massima acqua possibile, al netto delle esigenze del settore idroelettrico altrettanto strategico; nei prossimi giorni si avrà contezza di tutte le iniziative locali che verranno messe in campo. A seguito dell’approfondimento sull’emergenza è emersa anche l’esigenza di portare avanti la realizzazione degli invasi, in Italia risultano essere circa 1000 le richieste, motivo per il quale appare necessario accelerare e sul punto l’assessore annuncia la volontà di farsi portavoce presso il Governo per la costituzione di un tavolo dedicato".
"Per quanto riguarda l’incontro con le Province è emerso che alcune hanno già messo in campo azioni per gestire l’emergenza; tuttavia, occorre costituire un coordinamento di supporto per definire linee guida e procedure armonizzate sul territorio. Coordinamento che viene assunto dalla Regione, che si rende disponibile a supportare le Province nella gestione dell’emergenza idrica. Si stanno infatti costruendo ulteriori linee di indirizzo - afferma l’assessore - per dare alle Province miglior supporto per rispondere all’aggravarsi di queste ore dell’emergenza".