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Guerra in Ucraina, previsto in Piemonte l'arrivo di 70mila profughi

A fare il punto è il console onorario dell'Ucraina

A oggi è difficile indivuare il numero esatto di profughi giunti in Italia e nello specifico in Piemonte dallo scoppio della guera in Ucraina. Si può però fare una stima che si avvicina a circa 70mila persone che potrebbero arrivare sul territorio.

"Ne arriveranno decine di migliaia di altri solo in Piemonte", spiega il console onorario dell'Ucraina Dario Arrigotti, "A due giorni fa ne erano entrati 28mila ai confini italiani. Se la guerra va avanti ci saranno 7 milioni di rifugiati. Il Piemonte è l'1% della popolazione europea e presumibilmente, immaginando che si distribuiscano in maniera aritmetica, qui ne arriveranno 70mila". Una stima, come riporta TorinoToday che potrebbe essere ancora al ribasso se si considerano due fattori: il fatto che nel nord Italia c'è già una grande presenza di ucraini e che verosimilmente la distribuzione non rispetterà la spartizione aritmetica dei rifugiati. 

"I profughi che arriveranno in Piemonte staranno qua per un periodo considerevole", continua Arrigotti, " e poi se l'Ucraina diventerà uno Stato fantoccio dubito che questi vogliano andare a vivere in quel posto là, dove non ci sarà più libertà di parola, dove ci sarà la censura e la miseria. Le sanzioni che oggi colpiscono Russia e Bielorussa colpiranno anche l'Ucraina se diventerà un territorio sotto il controllo russo".

Come si deve preparare dunque il Piemonte a questo scenario? "Bisogna mettere in rete le famiglie che accolgono", spiega Arrigotti, "I centri di accoglienza speciale li sorveglia la Prefettura, gli alberghi la Protezione Civile, mentre le famiglie che ospitano sono l'aspetto che deve essere censito, fotografato, conosciuto meglio e sostenuto".

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