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La Questura di Novara celebra i 40 anni dalla legge che ha "smilitarizzato" la polizia

Il 1 aprile 1981 è stata promulgata la legge 121

"Una polizia moderna, democratica e vicina alla gente". Così il questore di Novara Rosanna Lavezzaro ha ricordato i 40 anni dalla legge che ha riformato la polizia di stato.

Il 1 aprile 1981 è infatti stata promulgata la legge 121 che ha “smilitarizzato” il corpo delle guardie di Pubblica Sicurezza, costituito la polizia di stato come prima forza di polizia civile a competenza generale e ridisegnato il sistema della pubblica sicurezza del Paese. "É un onore e un dovere ricordare questo anniversario - ha detto il questore -. Grazie a quella legge, oltre alla smilitarizzazione, c'è stata l'introduzione dei sindacati, l'introduzione dei compiti investigativi per gli ispettori e la parità dei diritti per le donne. Prima di allora infatti in polizia c'erano donne, ma si occupavano più che altro di minori o erano nelle "buoncostume", con un ruolo più simile all'assistente sociale che all'agente. Dal 1981 invece c'è stata parità di diritti e doveri anche per le donne in polizia".

Per celebrare l'importante anniversario è stato pubblicato il “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” del Prefetto Carlo Mosca, scomparso purtroppo pochi giorni fa, che di quella riforma è stato uno degli ispiratori. Dopo il messaggio del presidente della Repubblica Mattarella, quello del ministro dell’Interno Lamorgese e delsSottosegretario Franco Gabrielli, nei 12 capitoli del libro si snodano i temi più significativi di quella riforma lontana nel tempo eppure ancora cosi attuale. Ogni capitolo si arricchisce del contributo di riflessione da parte di una personalità del mondo religioso, scientifico, politico o istituzionale: il cardinale Gianfranco Ravasi approfondisce gli aspetti del servizio, il ministro Marta Cartabia quelli del ruolo delle donne, il procuratore generale Giovanni Salvi l’introduzione del ruolo degli ispettori, il prof. Michele Ainis i sindacati, il dott. Gianni Letta l'ordine e la sicurezza pubblica e poi ancora il professore Giuliano Amato, Marino Bartoletti, Eugenio Gaudio, Annamaria Giannini, Gaetano Manfredi, Antonio Romano, Maurizio Viroli.

Il questore Lavezzaro ha infine ringraziato e salutato la dirigente della squadra mobile Valeria Dulbecco, che il 19 aprile lascerà Novara per prendere servizio a Venezia alla sezione criminalità organizzata. Dulbecco ha condotto molte operazioni con la mobile, dalle indagini sull'omicidio di Leonardo Russo a quelle che hanno portato a smantellare una psicosetta attiva da anni, fino alle indagini sulla rapina al punto Snai e a diverse importanti operazioni anti droga. 

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