Franco Nero a Novara per inaugurare il decimo CineFestival
L'attore italiano, tra i più apprezzati a livello internazionale, ha dato il via alla decima edizione del concorso internazionale di corti. La serata si è conclusa con la proiezione di "Keoma"
Ha preso il via ufficialmente ieri, martedì 18 marzo, con l'incontro con Franco Nero la decima edizione del NovaraCineFestival.
L'attore italiano tra i più apprezzati a livello internazionale ha incontrato il pubblico all'Arengo del Broletto, prima della proiezione di "Keoma", film da lui interpretato nel 1976 e considerato dalla critica la pellicola che chiude il ciclo di western all'italiana.
La serata ha preso il via con i saluti di Mario Tosi, che ha presentato la giuria del concorso - presieduta da Alessandro Signetto -, e dell'assessore alla Cultura del Comune di Novara Paola Turchelli. Presente in sala, anche l'assessore Marco Bozzola.
Poi, prima della proiezione di "Keoma", la chiacchierata tra Gianni Lucini e Franco Nero, che ha raccontato al pubblico presente in sala la sua idea di cinema e di fare cinema, la sua esperienza con la settima arte, ieri e oggi, con registi del calibro di Rainer Werner Fassbinde e Luis Buñuel, l'incontro con Tarantino e i remake di "Django".
"Io il cinema l'ho vissuto tutto - ha detto l'attore - ho fatto l'attore, il produttore, lo sceneggiatore... in Italia negli ultimi anni, però, di gran cinema ne ho visto poco. Oggi si preferisce andare sul sicuro con la solita commedia, e al momento tutti i miei progetti sono all'estero, dove il cinema non è malato, come quello italiano".
"E' diventato troppo difficile in Italia fare cinema oggi. C'è troppa televisione - ha commentato Franco Nero -, ci sono troppe fiction. All'estero, invece, credono ancora nel cinema... continuerò ancora a lavorare perchè ho ancora molto entusiasmo e, fortunatamente, molte richieste".
E riguardo a "Keoma", Nero ha detto: "Volevamo fare un film allegorico, in cui la morte è rappresentata da una strega e la vita da una donna incinta".
