Caso Sporting, Ballarè replica alle accuse della minoranza
La risposta del primo cittadino alle accuse dei consiglieri del Pdl: "Non vi é alcun atto compiuto dalla nostra amministrazione che sia in alcun modo oggetto di indagine da parte della magistratura contabile"
Non è il lodo arbitrale ad essere oggetto dell'inchiesta della Corte dei Conti riguardo il "caso Sporting", ma l'avvio dell'operazione che ha portato alla realizzazione del palazzetto dello sport di Sant'Agabio.
Il sindaco di Novara Andrea Ballarè risponde alle accuse dei consiglieri di minoranza del Gruppo Pdl, secondo i quali: "La Procura della Corte dei Conti si sta sì occupando dello Sporting, ma a partire dalla sua conclusione, ovvero dal Lodo Ballarè".
"Non é mai stato mio costume utilizzare le vicende giudiziarie come strumento di lotta politica - ha commentato il primo cittadino -. Credo che la legalità e il rispetto delle regole, oltre che l'impegno per una buona e corretta amministrazione, debbano essere valori condivisi da tutti. Per questo motivo non ho finora divulgato ne commentato le notizie, che sono apparse su diversi organi di informazione, a proposito dell'apertura di una indagine da parte della Procura della Corte dei Conti sulla vicenda Sporting".
"Ora però, di fronte alle dichiarazioni del gruppo consigliare del Pdl, ritengo che sia doveroso informare i cittadini su quanto, in realtà, sta accadendo. È la realtà è la seguente - ha precisato Ballarè - non vi é alcun atto compiuto dalla nostra amministrazione in merito alla vicenda Sporting che sia in alcun modo oggetto di indagine da parte della magistratura contabile. Ciò che la Corte dei Conti sta analizzando non è il lodo arbitrale, che essendo una sentenza non è di per se un atto dell'amministrazione, ma tutti gli atti amministrativi, assunti dalle Giunte precedenti dal 2004 al 2009 che hanno determinato l'esito finale, cioè, appunto, il lodo".
"Affermare il contrario - ha concluso il sindaco - vuol dire tentare di distorcere la realtà a proprio uso e consumo, falsando il senso stesso del lavoro dei magistrati contabili. Da parte nostra siamo certi che la Corte dei Conti lavorerà con la massima serenità individuando, come da sempre noi abbiamo auspicato, le eventuali responsabilità".
