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Cronaca

Sistema culturale novarese: a un anno dal via, il primo bilancio

Obiettivo del progetto, di cui è capofila la Provincia di Novara, valorizzare il patrimonio culturare del territorio attraverso la gestione integrata dei beni e il lavoro in rete con tutti i soggetti preposti

E' iniziata circa un anno e mezzo fa l'avventura del Sistema culturale integrato novarese, un'operazione culturale innovativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni.

E' arrivato quindi il momento di stilare un primo bilancio delle attività, oltre che di rendere pubblici quelli che saranno i prossimi appuntamenti e le prossime azioni. Capofila del progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo, la Provincia di Novara; partner del progetto sono il Comune di Novara, la Camera di Commercio, l'Atl, l'Università del Piemonte Orientale, il Comune di Meina, la Fondazione Amici della Cattedrale e il consorzio Ast.

Bilancio di cui si è discusso questa mattina, venerdì 28 marzo, a Palazzo Natta con il presidente della Provincia Diego Sozzani, l'assessore provinciale alla Cultura Alessandro Canelli, l'assessore comunale alla Cultura Paola Turchelli, il presidente della Camera di Commercio Paolo Rovellotti, il segretario generale dell'Ente camerale Cristina d'Ercole, Pasquale Seddio per l’Università del Piemonte Orientale, il presidente dell'Atl Maria Rosa Fagnoni, il sindaco di Meina Paolo Cumbo e il direttore del Consorzio Ast Alessandro Mazzoli.

Il Sistema culturale integrato novarese prevedeva la messa in atto di tre grandi marco azioni: interventi strutturali, azioni di sistema e grandi mostre. Per quanto riguarda gli interventi strutturali: sono partiti in questi giorni i lavori al Museo di Villa Faraggiana a Meina (per un costo complessivo di 115mila euro), mentre si sono da pochi conclusi quelli all'Archivio e alla Sala capitolare dei Musei della Canonica del Duomo (inaugurato questa sera, costo complessivo 250mila euro). Nei prossimi mesi, presumibilmente quest'estate, partiranno inoltre anche i lavori di riqualificazione della palestrina del liceo artistico Casorati (per un costo complessivo di 300mila euro), che sarà trasformata in uno spazio espositivo aperto, fruibile sia dagli studenti della scuola che dalla cittadinanza.

 

Le azioni di sistema, vero e proprio cuore del progetto - come ha sottolineato l'assessore Canelli -, hanno coinvolto tutti i partner del progetto. L'Università del Piemonte Orientale ha curato la realizzazione dell'atlante degli spazi culturali, che si propone di creare una mappatura dei contenitori culturali locali e di metterli in rete. La Camera di Commercio ha invece dato il via ad una serie di workshop e incontri dedicati agli operatori della filiera del turismo e di quella del vino. Obiettivo: avviare e consolidare forme di collaborazione tra sistema turistico e filiere produttive di eccellenza che siano in grado di valorizzare il novarese, anche in vista di Expo 2015. Un nuovo workshop è in preparazione anche per gli operatori del settore riso. Tra le azioni di sistema, anche le borse lavoro attivate dal Comune di Novara, che hanno consentito ad otto studenti novaresi di iniziare un percorso lavorativo all'interno dei musei della città.

Per quanto riguarda le grandi mostre, invece, nel mese di ottobre sarà inaugurata a Novara un'altra grande esposizione, prodotta da Codice - Idee per la Cultura (gli stessi di "Homo Sapiens"), "Il codice della vita. Dal Big Bang al giardino di casa". Nel 2015, per attrarre il pubblico di Expo 2015, Novara ospiterà l'evento espositivo conclusivo del progetto, una grande mostra dedicata al tema della geografia, come elemento caratterizzante il territorio novarese.

Tra gli appuntamenti in calendario, il più vicino è quello di giovedì 3 aprile con il Forum della Cultura, il cui tema sarà proprio la rete e il sistema come sfida e opportunità per il territorio. L'appuntamento è dalle 9,30 presso l'aula magna in via Perrone. Nel mese di maggio, invece, Novara ospiterà la Borsa Internazionale del Turismo enogastronomico.

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