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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sospesa la condanna a morte per il ricercatore novarese a processo in Iran

La Sezione 33 della Corte suprema iraniana ha deciso di revisionarla. Ahmadraza Djalali, ricercatore iraniano collaboratore del Crimedim dal 2012 al 2016, è accusato di spionaggio dal regime di Teheran

La condanna a morte per Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano collaboratore del Crimedim dal 2012 al 2016, è stata sospesa. Lo ha reso noto l'Università del Piemonte Orientale, citando la notizia pubblicata dal Center for Human Rights in Iran.

Djalali è accusato di spionaggio; la sentenza avrebbe dovuto essere eseguita lo scorso 19 gennaio, ma la Sezione 33 della Corte suprema iraniana la sta revisionando: il giudice ha infatti chiesto a un procuratore aggiunto di esprimere il proprio parere a febbraio.

A quanto pare, come riferisce l'Upo, le precarie condizioni di salute di Ahmad avrebbero influito sulla decisione della Corte; secondo l'avvocato di Djalali si sono rese necessarie delle cure mediche fuori dal carcere (finora negate dai giudici), soprattutto per verificare un "possibile tumore".

"Sperando che le condizioni di salute di Ahmad non si rivelino così gravose - commentano dall'università - gli avvocati difensori auspicano che questa revisione del processo possa portare a un ribaltamento della sentenza".

 

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