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Challenge Cup, la Igor compie la missione e con il 3-1 di Wiesbaden raggiunge la finale

Le azzurre, ancora prive di elementi importanti come Bosetti, replicano il risultato dell'andata con una grande prova di carattere e raggiungono l'ultimo atto che le vedrà affrontare in doppia sfida il Nantes

Serviva una prova di orgoglio e di carattere alla Igor Novara per centrare dopo cinque anni una finale europea, cosa che questa sera, nel match di ritorno della semifinale di Challenge Cup, è avvenuta. La formazione azzurra, che ha ancora una volta dovuto fare a meno di elementi di un certo spessore come Caterina Bosetti, ha replicato il risultato dell'andata andando ad imporsi anche in casa del Wiesbaden, avversario che per largi tratti del match ha dimostrato di essere alquanto coriacea, per tre set ad uno accedendo dunque all'ultimo atto della competizione.

Ancora una volta, proprio nel momento cruciale, le ragazze allenate da Lorenzo Bernardi, già galvanizzate per aver raggiunto la terza posizione in campionato, hanno saputo murare la sfortuna e controbattere colpo su colpo a tutte le iniziative delle tedesche, che pure un set (il secondo) sono riuscite a strappare, dimostrando di essere più forti.

E adesso, tra le novaresi ed il trofeo, c'è un ultimo ostacolo che si chiama Nantes (andata 21 febbraio a Novara, ritorno la settimana successiva in Francia), che nell'altro incontro di semifinale ha eliminato le turche del Nilufer con un doppio 3-0. Una rivale apparentemente alla portata delle azzurre ma che non dovrà essere in alcun modo presa sottogamba, anche se va sottolineato che con questa determinazione e voglia, sperando che le circostanze sfavorevoli la smettano di bussare alle porte, tutto può risultare più facile. 

La partita

Il sestetto iniziale prevede Akimova opposta a Bosio, Danesi e Bonifacio centrali, Buijs e Szakmary schiacciatrici e Fersino libero.

Buona la partenza delle azzurre con Bonifacio e Bosio efficaci a muro (6-8), seguono prima il pari del Wiesbaden (9-9) e poi il 12-10 di Rapacz. Bonifacio rimette le cose a posto con il 12 pari e con Buijs per il 14-16. Novara scappa con l'errore di Blanchfield (16-20), ma il tecnico di casa azzecca la mossa con l'ingresso in campo di Langegger, protagonista della risalita fino al 23-24. Akimova non trema e trova il mani out del 23-25.

Le padrone di casa non si danno per vinte e iniziano di gran carriera il secondo set con il muro ai danni di Szakmary. Akimova non trova il campo (7-2) e Rapacz fa il bello e il cattivo tempo (14-8). Novara dimezza il ritardo con Bosio (15-12) e Akimova rende la rimonta ancora possibile (17-16). Il Wiesbaden alza la guardia in difesa e torna avanti di tre (21-18), ma una grande Bonifacio annulla nuovamente il distacco (21-21). Manca però la lucidità e prima Blanchfield poi Rapacz chiudono sul 25-22 e dunque ci sarà ancora da combattere.

Galvanizzate le tedesche pigiano il piede sull'acceleratore al rientro in campo. L'errore di Akimova costa il 6-3. La stessa russa però non si abbatte e riesce a rimediare (10-10), segue l'ace di Bonifacio per il 10-11. Va in battuta Bozic e spariglia ancora le carte (13-11), Bujis e Akimova ribaltano nuovamente tutto (17-19). Cambia tutto: Akimova va a segno in pallonetto (19-22), il muro di Danesi significa 19-23. Il diagonale di Akimova significa 21-25 e il raggiungimento matematico della finale visto il risultato dell'andata.

Bernardi concede spazio ad alcune seconde linee, tra cui Kapralova che risponde prontamente all'appello (4-4). Il Wiesbaden accelera (8-5) e Bernardi ferma il gioco; Chirichella, che aveva cominciato dalla panchina, mura per il 10-8 mentre Bosio riporta le azzurre in scia (11-10). Ace di Kapralova per il 15 pari, risponde dalla parte opposta con la stessa moneta Bietau (17-15). Mani out di Szakmary per il 17-18, la imita Kapralova per il 20-22. Bartolucci apre la strada (20-23), il muro di Danesi mette il punto esclamativo ad un match comunque complicato (21-25). 

I commenti dei protagonisti

Il regista di questa nuova impresa è senza dubbio Lorenzo Bernardi: "Contava vincere e lo abbiamo fatto, ottenendo la qualificazione alla finale di Challenge Cup, obiettivo per noi molto importante. Abbiamo due partite di campionato e due settimane per prepararci alla doppia sfida con Nantes, che sarà ancor più tosta: loro sono prime in campionato e stanno facendo una grande stagione. Sfrutteremo questo tempo per recuperare farci trovare pronte fisicamente ma anche mentalmente".

Parla anche la centrale Anna Danesi: "Siamo contente, è stata una vittoria importante e sofferta e credo sia giusto fare i complimenti alle nostre avversarie per quanto sono riuscite a mettere in campo nelle due sfide. Ci godiamo la vittoria ma presto sarà già tempo di pensare al Nantes: sono un’ottima squadra e nell’economia della doppia sfida sarà importante partire bene fin da subito, nella gara d’andata in programma tra le mura amiche". 

Il tabellino

VC Wiesbaden - Igor Gorgonzola Novara 1-3 (23-25, 25-22, 21-25, 21-25)
VC Wiesbaden: Blanchfield 9, Bietau 2, Grosser 7, Hartmann ne, Langegger 5, De Vos 6, Sain (L), Jebens 4, Herelova 8, Bozic 2, Wasserfaller 1, Rapacz 14, Anderson 9, Herpich (L). All. Sossenheimer.
Igor Gorgonzola Novara: Szakmary 9, Guidi ne, Bosio 3, Bartolucci 1, De Nardi, Buijs 7, Fersino (L), Chirichella 4, Danesi 8, Bonifacio 10, Bosetti (L) ne, Akimova 23, Kapralova 5. All. Bernardi.

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