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Verbano Cusio Ossola

Tragedia del Mottarone, chiuse le indagini: sono 6 gli indagati per omicidio colposo plurimo

La Procura di Verbania ha comunicato la conclusione delle indagini preliminari: ci sarà il rinvio a giudizio

Sei persone indagate per vari reati, tra i quali omicidio colposo plurimo, mentre per altre sei è stata chiesta l'archiviazione dalle accuse.

Si sono chiuse così, a quasi due anni esatti dal disastro, le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Verbania sulla tragedia del Mottarone. Era infatti il 23 maggio del 2021 quando una cabina della funivia Stresa-Alpino-Mottarone si è schiantata a terra, uccidendo 14 persone: l'unico sopravvissuto è stato un bambino, Eitan Biran, che ha perso nello schianto quasi tutta la famiglia.

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Le indagini e gli indagati

Le perizie e le verifiche sono partite immediatamente e questa mattina, venerdì 19 maggio, la procuratrice Olimpia Bossi e il sostituto Laura Carrera hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Per Gabriele Tadini, che aveva confessato di aver bloccato i freni di emergenza, Luigi Nerini, il gestore dell'impianto, ed Enrico Perocchio, direttore di esercizio, le ipotesi di reato sono di rimozione dolosa di "cautele destinate a prevenire disastri o infortuni sul lavoro e attentato alla sicurezza dei trasporti". Di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravi sono accusati, oltre a Tadini, Nerini e Perocchio, anche i vertici della società Leitner, che si occupava della manutenzione dell'impianto, cioè Anton Seeber, presidente del consiglio di amministrazione, Martin Leitner, consigliere delegato, e Peter Rabanser, responsabile degli aspetti di sicurezza.

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Gli altri indagati

É arrivata anche la richiesta di archiviazione per gli altri indagati, tutti tecnici e titolari delle ditte che si erano occupate della manutenzione in subappalto: si tratta di Rino Fanetti, Davide Marchetto, Alessandro Rossi, Davide Moschitti e Federico Samonini. Sulla base delle perizie infatti non ci sarebbero "elementi di responsabilità a loro carico nella causazione del disastro".

É stato anche contestato il reato di falsificazione di atto pubblico nei confronti di Tadini e Perocchio, mentre le due società coinvolte, Ferrovie del Mottarone s.r.l. e Leitner s.p.a sono accusate di alcuni illeciti amministrativi. 

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