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Travolto da un'auto in tangenziale, indagato l'amico di Riccardo Sessa che era al volante

Indagato anche l'altro conducente. Gli amici organizzano una raccolta di fondi per la famiglia

Indagati entrambi i guidatori coivolti nello scontro in cui ha perso la vita il giovane novarese Riccardo Sessa.

Lo schianto è avvenuto domenica mattina sulla tangenziale di Milano e la procura meneghina vuole chiarire la dinamica dell'incidente: per questo, oltre all'iscrizione nel registro degli indagati dei due guidatori, sarà disposta anche l'autopsia sulla salma del giovane novarese. Dalle prime ricostruzioni sembra che l'auto su cui viaggiava Riccardo insieme a due amici, una Volkswagen Golf, stesse percorrendo la tangenziale di Milano quando ha tamponato un furgone che la precedeva. Dopo il violento impatto l'auto è rimasta bloccata al centro della seconda corsia: gli amici sarebbero riusciti a scendere, mentre Riccardo sarebbe rimasto bloccato sul sedile del passeggero. In quel momento è arrivato un Suv, una Volkswagen T-Roc, che ha colpito in pieno la Golf ferma al centro della carreggiata. La magistratura vuole chiarire se il giovane fosse già deceduto in seguito al primo scontro e se uno dei due conducenti abbia commesso qualche errore alla guida.

Intanto gli amici della band in cui Riccardo suonava, i Subhumans Hordes, hanno organizzato una raccolta fondi in sua memoria. "Abbiamo creato questa raccolta fondi per Riccardo e per la sua famiglia, per star loro vicini come possiamo - spiegano -. Sappiamo che i soldi sono niente confrontati al vuoto che Riky ha lasciato, ma ci sentiamo in dovere di fare qualcosa di concreto per l'accaduto. Questi sono soldi che la famiglia deciderà come utilizzare, anche solo per fare la nostra parte nel rendere possibile a suo fratello di inseguire le sue aspirazioni, musicali e non. Qualora la famiglia di Riccardo dovesse decidere, per qualsiasi ragione, di non accettare il denaro raccolto, questo verrà comunque devoluto alla Croce Rossa Italiana, o ad associazioni che sensibilizzano contro gli incidenti stradali, per contribuire a creare un mondo in cui tragedie simili non avvengano più. Il destino di Riky non deve essere il destino di tutti: tutti hanno il diritto a vivere una vita piena, fatta di sogni e aspirazioni".

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