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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, da lunedì scatta la zona rossa in Piemonte: cosa cambia

Cirio: "So quanto questo sia un sacrificio per tutti". Le nuove regole in vigore dal 15 marzo

In base al nuovo decreto legge del Governo e all’ordinanza firmata venerdì sera dal ministro della Salute Roberto Speranza, da lunedì 15 marzo il Piemonte torna in zona rossa per almeno due settimane.

"So quanto questo sia un sacrificio per tutti - ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio - Ho chiesto al Governo di dimostrare all’Italia che l’aria è davvero cambiata e che i ristori per tutte le attività che si fermeranno siano certi ed immediati e che vengano attivate subito le misure di sostegno alle famiglie, a cominciare dai congedi parentali".

Da lunedì ci saranno quindi nuove regole in Piemonte, innanzitutto per gli spostamenti: ci si potrà spostare solo per motivi di salute, lavoro o necessità, anche all'interno del comune. Rimane il coprifuoco tra le 22 e le 5 ma, in base al decreto del 22 febbraio, sono vietate le visite a parenti e amici. Per uscire di casa tornerà ad essere necessaria l'autocertificazione.

Cosa è consentito fare in zona rossa: tutte le regole aggiornate

Per quanto riguarda la scuola invece, tutte le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse, con didattica a distanza. Chiusi anche i negozi, tranne alcune tipologie individuate in uno specifico elenco, e chiusi anche parrucchieri e centri estetici. Come in zona arancione bar e ristoranti potranno continuare ad effettuare asporto e domicilio, ma non servizio all'interno del locale.

In Piemonte, inoltre, oltre alle misure previste dalla zona rossa, dalla giornata di ieri sono entrati in vigore ulteriori provvedimenti e limitazioni, previsti da due ordinanze regionali. In particolare:

  • divieto di raggiungere le seconde case nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 marzo, salvo i casi motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità;
  • anticipo a domenica 14 marzo della chiusura dei mercati, ad eccezione della vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici;
  • mantenimento dell’ingresso di un solo componente per nucleo familiare nei negozi di piccola e grande distribuzione, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani;
  • divieto di accesso alle aree attrezzate per gioco e sport (scivoli, altalene, campi di basket, zone skate) in aree pubbliche e all’interno di parchi, ville e giardini pubblici (fatta salva la facoltà dei sindaci di assumere differenti regolamentazioni nel rispetto delle misure di prevenzione).

Zona rossa: quali negozi possono restare aperti

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